Ha vinto dappertutto: 5 volte campionessa italiana, svariati titoli mondiali e ora i World Games. Con 49 vittorie e 3 sconfitte in carriera, la 28enne viterbese Sveva Melillo è la Regina della Muay Thai.
Un trionfo, il suo, a Birmingham domenica scorsa, al termine di una vera e propria escalation iniziata nel primo match, in cui ha battuto l’avversaria canadese, proseguita contro la messicana Burgos in semifinale e arrivata al suo apice in finale contro la padrona di casa statunitense Thiner. Grande emozione per l’intera federazione e, in particolare, per il settore Muay Thai, diretto da Davide Carlot, emozionatissimo a bordo ring.
L’atleta del Viterbo Muay Thai Camp è un’icona della sua disciplina e della Federkombat: ai giochi americani era arrivata dopo aver vinto l’ultimo Mondiale nel 2021. “Ho iniziato a tredici anni, a diciotto sono diventata una professionista. Mi alleno tutti i giorni, due volte al giorno, nella mia Viterbo – racconta prima di imbarcarsi sul volo che la riporterà in Italia – . Essere ai World Games era un sogno e si è confermata un’esperienza meravigliosa: vivere con tanti atleti, di tutte le discipline, in un college universitario in cui si conoscono tante persone che praticano tantissimi sport. Gli incontri sono stati tutti difficili. Battere l’americana, davvero molto brava, in finale, davanti al suo pubblico è stato ancora più gratificante. E’ stata una guerra sportiva, ci siamo battute fino alla fine. Ma durante le premiazioni ci siamo tutte abbracciate: lo sport per me è questo, è unione. Un’esperienza stupenda. Nella Muay thai c’è grande rispetto, anche qui è stato così”.
Una carriera zeppa di successi, frutto di allenamenti, sacrifici e valori. Sveva Melillo è un orgoglio dello sport italiano. E lei sente sulla pelle quest’ebbrezza di poter difendere, sul ring, i colori azzurri e il suo Paese: “Ho iniziato subito, quando avevo ancora diciassette anni, a scontrarmi con atlete molto forti in giro per il mondo. Negli anni questo è diventato per me un lavoro. La Muay Thai oggi per me è uno stile di vita, anzi è “lo” stile di vita. Sono onorata di aver potuto difendere, e portare in alto ancora una volta, i colori dell’Italia. Sono molto felice di questa medaglia anche e soprattutto per questo”.