La Polizia di Stato di Matera ha notificato la misura di prevenzione dell’Avviso Orale, disposta dal Questore nei confronti di un 21enne materano, noto alle Forze dell’Ordine per i precedenti di polizia a suo carico.
Lo scorso 22 giugno il giovane è stato denunciato per il reato di ricettazione. In quella data, è accaduto che gli agenti della Sezione Volanti, durante l’attività di servizio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in genere, mentre percorrevano via Nazionale, hanno notato uno scooter che procedeva nel senso opposto di marcia. Il conducente, vedendo i poliziotti, lasciava cadere al suolo il casco, che tuttavia non indossava, dandosi a precipitosa fuga per una strada laterale senza uscita. Inseguito dagli operatori, abbandonava lo scooter per proseguire la fuga a piedi. Grazie all’intervento di una volante giunta in ausilio, veniva prontamente rintracciato e bloccato, all’altezza di via Istria.
Si è poi accertato che lo scooter su cui viaggiava il giovane risultava essere compendio di furto, denunciato qualche giorno prima da un cittadino materano, al quale il motociclo è stato subito restituito. Si precisa che gli accertamenti compiuti nei confronti del soggetto sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.
La condotta del giovane sopra descritta e gli altri elementi evidenziati hanno indotto la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Matera ad avviare la procedura per l’adozione di una misura di prevenzione personale.
Valutata la sussistenza dei presupposti previsti dall’art. 3 del Decreto Legislativo n. 159/2011, il Questore della provincia di Matera ha quindi emesso nei confronti del giovane la misura dell’Avviso Orale, con la precisazione che in caso di persistenza della sua attuale condotta di vita, potrà essere proposto per l’applicazione di una misura di prevenzione più restrittiva.
Le misure di prevenzione sono provvedimenti di carattere amministrativo (non penale) che il Questore può adottare come strumenti di difesa sociale nei confronti di soggetti considerati, a vario titolo, socialmente pericolosi. Hanno una finalità preventiva intesa ad assicurare la legalità nel territorio. Esse, infatti, non presuppongono necessariamente la commissione di reati e la relativa condanna, ma sono correlate ad una serie di condotte ed elementi che inducono a considerare la persona dedita alla commissione di reati che minano o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.