Per la prima volta nel Sud Italia, dove si sta esibendo in una serie di concerti molto apprezzati grazie all'associazione di Pasquale Di Leo (Xilema Musica), Barro, uno dei mostri sacri della scena pop contemporanea - due nomination ai Latin Grammy, una come cantante...

Venerdì 11 aprile le classi 1B e 2B hanno proseguito l’interessante percorso formativo iniziato la scorsa settimana con il prof. ing. Ruggero Ermini dell’Università degli Studi della Basilicata. Dopo la lezione in Università, studenti e docenti si sono spostati sul campo, concentrandosi sul concetto di bacino idrografico e su come gli interventi dell’uomo possano modificare — e talvolta stravolgere — la regimazione delle acque, con effetti a volte migliorativi, ma spesso distruttivi.
Partendo dalla collina di Lanera, attraversando il piano e gli antichi rioni dei Sassi, tappa dopo tappa, gli alunni hanno evidenziato sulla mappa tutti gli elementi caratteristici del paesaggio e del bacino idrografico della città: compluvi, linee spartiacque, aree permeabili e impermeabili. In questo modo hanno potuto percepire come il “viaggio” di due gocce d’acqua, anche se cadute a pochi millimetri di distanza, possa seguire percorsi completamente diversi e lontani tra loro, generando anche effetti molto differenti sul territorio e sulla vita dell’uomo. Si è trattato di una esperienza concreta, colorata e partecipata, che ha permesso agli studenti di toccare con mano il rapporto tra territorio, acqua e attività umana. A guidare e accompagnare i ragazzi ci sono stati i docenti Saverio Tarasco, Silvia Palumbo, Ornella Altamura e Tiziana Colucci.
Un ringraziamento speciale va alla prof.ssa Aurelia Sole dell’Università degli Studi della Basilicata, che ha reso possibile questa iniziativa. È stata lei il ponte tra due realtà che possono sembrare lontane — la scuola secondaria di I grado e l’università — ma che si sono dimostrate vicine e perfettamente integrate grazie a tematiche condivise come lo studio del territorio. I ragazzi, pur nella loro giovane età, hanno saputo interagire con curiosità, attenzione e spirito critico. Il confronto si è rivelato educativo, stimolante e profondamente positivo per tutti i partecipanti. Un sentito grazie anche all’ingegnere Ruggero Ermini per l’attenzione e la professionalità dimostrate verso questi piccoli allievi, che ha trattato con rispetto e coinvolgimento, nella speranza che un giorno possano diventare suoi studenti a pieno titolo.