E’ stata una serata di emozioni quella organizzata a Borgo La Martella lo scorso martedì tra ricordi, testimonianze, vecchie immagini e frammenti video di partite ed eventi sportivi dedicati al grande calciatore Vito Chimenti, mito per tanti tifosi materani e non, che lo hanno idolatrato e seguito. Al bomber nato a Bari nel 1953, naturalizzato materano, e scomparso lo scorso anno per un malore a Pomarico dove allenava la squadra giovanile, è stata dedicata la biografia di Enrico Buccheri “Vito Chimenti un eroe rosanero” (2023 – Ed. Kalos), con prefazione di Dario Mirri, presidente del FC Palermo. Alla serata coordinata dal manager sportivo Giuseppe Montemurro erano presenti oltre ai familiari, amici e sportivi che hanno incrociato l’indimenticato campione nel suo percorso calcistico. Chimenti giunse al Matera FC nella stagione 1972/73 dall’Edilsport Altamura e svolse qui il suo primo campionato in serie C. E proprio nella Città dei Sassi conobbe Anna Maria Moro (giovanissima appassionata di calcio che giocava nella squadra dei grandi magazzini della Upim materana dove lavorava) se ne innamorò e con lei convolò a nozze nel 1973 per cui Matera, divenne la sua città di adozione dove, tranne che nei periodi nei quali ha giocato in altre squadre di serie B e serie A (Lazio, Lecco, Salernitana, Palermo, Catanzaro, Pistoiese, Avellino e Taranto) ha sempre vissuto con sua moglie e i due figli Valentino e Floriana. Ma oltre che nel Matera, dove ha svolto varie stagioni calcistiche e dove era molto amato dai tifosi, anche a Palermo Chimenti è rimasto nel cuore. Ecco il motivo di questa biografia scritta da Buccheri, che è palermitano, il quale (in collegamento streaming) ha ricordato le doti calcistiche ma anche umane di Vito Chimenti, il quale già dalla prima partita svolta allo stadio del capoluogo siciliano il 28 agosto 1977 in Coppa Italia contro il Napoli dimostrò tutto il suo estro incantando lo stadio e diventando poi via via un mito calcistico segnando peraltro contro la Juve, sempre in Coppa Italia nel 1979, un gol a Dino Zoff (anche se poi vinse la Juve). Tra le varie testimonianze durante la serata da evidenziare quella dell’assessore comunale allo Sport Antonio Materdomini, oltre a quella di ringraziamento di Valentino Chimenti, a nome della famiglia, sia all’autore del volume sia agli Amici del Borgo La Martella per aver organizzato l’evento e degli amici Pasquale Smaldone massaggiatore del Matera Calcio e Franco Panico istruttore della Federazione italiana gioco calcio.
Filippo Radogna