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“Ricco quanto il re. Una storia d’amore a Casablanca”, il ricercato esordio di Abigail Assor

“(…) Passo passo gli aveva insegnato a fare l’amore, urtando a tratti la testa contro l’angolo del tavolino basso, dovendo ignorare il naso adunco, la pelle grassa, il mento a punta, i denti da coniglio, fissando solo il verde del timo, del timo e dell’alloro che si scioglievano, si scioglievano nelle tajines di manzo preparate da Loubna, in una villa che avrebbe avuto oro, corone e diamanti per terra, in una grande villa in cui scivolare. (…)”

La bellezza di Sarah – pelle color terracotta, occhi allungati e gambe da gazzella – stride con l’aspetto fisico di Driss – gambe corte e pancetta, gengive sporgenti, naso adunco e all’ingiù. Ma se Sarah, sedici anni, di origini francesi e poverissima, ha solo l’aspetto fisico per tentare un riscatto, Driss è ricchissimo. Ricco quanto il re. Una storia d’amore a Casablanca (Marsilio, traduzione di Annalisa Romani), il romanzo di esordio di Abigail Assor che ha entusiasmato anche la scrittrice Leila Sleimani, verte sull’ostinazione di Sarah a conquistare uno status che faccia dimenticare una volta per tutte il suo.

Malgrado la famiglia viva di stenti, lei riesce a nascondere bene la miseria avendo capito che il suo corpo è un’arma potentissima, una merce di scambio che usa con nonchalance. Si dà un tono, si “vende” per qualcosa da mangiare e intanto entra negli ambienti che contano, ai bordi di piscine mozzafiato, in feste dove la droga scorre a fiumi e in un mondo dove la corruzione è una costante. Quando incontra Driss, che invece ha tutto ma non ha mai dato un bacio, si adopera in ogni modo per essere sua. Driss è il lasciapassare per una vita dorata e per dimenticare la fame, per immergersi nei fasti di Casablanca e abbandonare la baraccopoli, per liberarsi di una madre che pesa centodieci chili e si concede a chicchessia pur di riuscire a fare la spesa. Quel sogno di abitare in un palazzo circondata solo da ricchezza e gente pronta a servirla sembra farsi sempre più concreto. Sarah, però, con l’incoscienza propria dell’adolescenza, non ha fatto i conti con un destino stabilito dal censo e dal genere, dove ogni desiderio di rivalsa rischia di non diventare realtà.

Ricco quanto il re, scritto con uno stile molto ricercato, è un romanzo di formazione struggente, romantico e pop, vitale e ricco di atmosfera, che dà voce a chi non ne ha, e attraverso l’incontro di due anime lontanissime e simili esplora tutte le sfumature dell’ingiustizia, del privilegio e della ricerca ostinata di un altro futuro possibile.

Abigail Assor è nata nel 1990 a Casablanca e a diciassette anni si è trasferita a Parigi. Dopo gli studi di filosofia e sociologia, si è dedicata alla scrittura e al cinema. Ogni settimana firma l’oroscopo letterario su L’Obs. Ricco quanto il re, tradotto in sette lingue, è finalista al Goncourt du Premier Roman, vincitore del Prix Françoise Sagan, del Prix Bookstagram France e del premio della Fondazione Prince Pierre de Monaco per la miglior promessa letteraria.

Rossella Montemurro

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