“(…) La domanda era sempre la stessa: questo contenuto può rimanere sulla piattaforma? E, se no, perché? Quella era la questione più complicata. Una frase come “Tutti i musulmani sono terroristi” è vietata dalla piattaforma perché i musulmani sono una CP, una “categoria protetta” così come le donne, gli omosessuali e, che lei ci creda o meno, signor Stetić, gli eterosessuali. “Tutti i terroristi sono musulmani” invece è ammessa, perché i terroristi non sono una CP e inoltre “musulmano” non è una parola offensiva. Il video di qualcuno che lancia il gatto dalla finestra è ammesso solo quando alla base del gesto non c’è crudeltà, (…)”
Il ruolo del moderatore di contenuti è molto delicato, sfocia inevitabilmente nel burn out. Lo sa bene Kayleigh che accetta, solo perché ha bisogno di soldi, il lavoro alla Hexa, un’azienda in subappalto per una grande piattaforma (facile intuire quale, ma il nome per contratto non può svelarlo) di social media. Questo post è stato rimosso (Mondadori, traduzione di Francesco Panzeri) di Hanna Bervoets è la cronaca lucida di quel che accade a un gruppo di persone che per ore e ore devono analizzare almeno 200 tra video e foto offensivi, sproloqui e teorie cospirative, e decidere quali debbano essere eliminati dal social. Per valutare la pubblicabilità o meno dei contenuti hanno delle linee guida che però cambiano in continuazione. È un lavoro sfiancante, che logora, causa incubi. Kayleigh e i suoi colleghi hanno a che fare con l’umanità al suo peggio. Costretti a vedere cose orribili, ben presto si accorgono che non sempre le linee guida vanno di pari passo con l’etica, con la morale – è una costante, nel libro, proprio il concetto di moralità e di come sia fluido, mutando costantemente a seconda di dove e con chi ci troviamo, e mette in luce il potere delle grandi aziende tecnologiche, il modo in cui ci controllano e alla fine ci cambiano per sempre.
Il libro è una lunga lettera-confessione all’avvocato Stetić: Kayleigh ribadisce di non voler sporgere denuncia contro la Hexa ma di voler solo raccontare la sua storia. Lei si considera brava nel lavoro, “sente” che fa al caso suo. Fa amicizia con gli altri colleghi, si innamora di Sigrid, anche lei alla Hexa. Ma presto il lavoro inizia a cambiarli tutti, facendo deragliare le loro vite in modi allarmanti. Quando i colleghi crollano uno dopo l’altro, quando Sigrid diventa sempre più distante e fragile, quando i suoi amici cominciano a sposare le stesse teorie cospirazioniste che dovrebbero valutare, Kayleigh si chiede se quel che fanno non sia troppo per loro. Uno psicologo, o sedicente tale, lo hanno incontrato solo una volta quando invece avrebbero bisogno di un supporto costante. La loro quotidianità sta andando in pezzi, qualcuno arriva a compiere azioni al limite, tipo minacciare un superiore con un taser.
Ambientato nel mondo tossico dei moderatori di contenuti, Questo post è stato rimosso è una storia potente e attuale su chi o che cosa determini la nostra visione del mondo. Ian McEwan lo ha definito “un romanzo superbo, intelligente e psicologicamente sottile sui social media e i loro lati oscuri”.
Hanna Bervoets (1984, Amsterdam) è una delle autrici olandesi più acclamate della sua generazione. È autrice di sette romanzi, di sceneggiature, opere teatrali, racconti e saggi. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso premio Frans Kellendonk per tutto il suo corpus di opere. Nei Paesi Bassi è stata nominata autore della Settimana del Libro per l’anno 2021, un importante evento creato per promuovere la letteratura olandese. Per questa occasione, ha scritto il romanzo breve Questo post è stato rimosso. Lavora e vive ad Amsterdam, con la sua ragazza e due porcellini d’India.
Rossella Montemurro