Riceviamo e pubblichiamo:
È di settembre scorso l’annuncio urbi et orbi che ufficializzava il tanto atteso stanziamento da parte del Comune di Matera dei fondi necessari a porre riparo alla vergognosa situazione che aveva determinato una grave riduzione delle ore di assistenza scolastica per gli alunni con disabilità delle scuole materane.All’avvio dell’anno scolastico sembrava che la nuova giunta comunale avesse finalmente trovato i fondi necessari (fondi che, peraltro, erano già stati stanziati dalla Regione, ma che nessuno si era scomodato ad intercettare e/o ad utilizzare come garanzia di credito per poter intanto erogare il servizio). “Sembrava” perché, ad oggi, ancora moltissimi sono gli alunni che non hanno ricevuto alcun aumento o integrazione delle ore come, in teoria, spetterebbe per legge. Questo stallo sembra dipendere da una doppia responsabilità: da un lato, quella del Comune che, pur avendo assegnato i fondi direttamente alle scuole, non ha dato dei termini di tempo entro cui attivare il servizio, non ha esplicitamente richiesto di favorire la continuità dell’assistenza, né ha previsto un controllo in itinere sull’utilizzo di questi fondi, lasciando così (troppo) ampio margine di discrezionalità ai singoli Dirigenti Scolastici. Dall’altra parte l’inerzia di alcuni Dirigenti Scolastici che ancora non si sono attivati per formalizzare le procedure necessarie. Risultato? Come sempre chi resta al palo sono le famiglie e soprattutto i bambini con disabilità, già penalizzati da altre discriminazioni da parte delle istituzioni che dovrebbero tutelarli.“Sulla questione dell’assistenza scolastica – dichiara il vicepresidente Guido Galante – l’Associazione Famiglia Futura ha formalmente diffidato le scuole di Matera ad ottemperare urgentemente a quanto necessario. È inammissibile che alcuni bambini siano tutelati e altri no per il semplice fatto che si sia iscritti in un Istituto rispetto ad un altro. Ci rammarichiamo di questa pigrizia, che rivela anche una profonda insensibilità nei confronti degli alunni che da oltre un anno aspettano ciò che la legge prevede sia garantito”.La domanda quindi resta aperta: che fine hanno fatto i soldi per l’assistenza scolastica? Quanto ancora dovranno aspettare le famiglie? Della questione si sono interessate anche le Garanti regionali per le Persone con Disabilità, Dott.ssa Marika Padula, e per l’Infanzia e l’Adolescenza, Dott.ssa Rossana Mignoli, che sono venute personalmente a Matera per un incontro su questa e altre tematiche urgenti. Attualmente, infatti, è ancora aperta la questione legata alla inefficiente gestione dei fondi destinati alle terapie ex art26, con conseguente stop delle terapie per oltre 120 bambini del materano. A questo si aggiunge la questione legata al bando relativo all’ “assegno di cura” che, di fatto, è praticamente precluso ai minori.
