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Quattro attività lavorative sospese e 14 persone denunciate per il reato di sfruttamento: il bilancio del Progetto Su.PR.Eme dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera.

Ha dato ottimi risultati l’attività di contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro condotta nell’ambito del Progetto Su.PR.Eme dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera.

Questo il bilancio dei controlli effettuati tra agosto e settembre in provincia di Potenza, concentrati, in particolare, sui territori dedicati alla coltivazione del pomodoro nel Vulture-Melfese, ma anche ai frutteti e ad altre coltivazioni di ortaggi.

Nel corso delle 9 settimane sono state ispezionate 179 aziende, sono stati controllati 1171 lavoratori (363 italiani, 144 comunitari e 694 extracomunitari), 57 dei quali sono risultati in nero; sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività lavorativa; sono state deferite all’autorità giudiziaria 14 persone per il reato di sfruttamento previsto dall’art. 603 bis c.p.

Molti degli accertamenti ispettivi sono ancora in corso e altri illeciti potrebbero emergere all’esito degli stessi. I risultati ispettivi della sede di Potenza si aggiungono a quelli conseguiti dalla sede di Matera nel periodo compreso tra maggio e luglio: 185 le aziende ispezionate, 1209 i lavoratori controllati (537 italiani, 288 comunitari, 384 extracomunitari), 63 dei quali sono risultati in nero (21 italiani, 38 extracomunitari e 4 comunitari).

L’attività di vigilanza è stata organizzata secondo il modello multi-agenziale e, con il coordinamento dell’Ispettorato locale, sono stati costituiti gruppi ispettivi composti da funzionari della ITL Potenza, personale degli Ispettorati Territoriali di Cosenza, Bari, Novara-Verbania, Prato, Perugia, Caserta, Brindisi, Cagliari-Oristano, Ispettorato Interregionale di Napoli, funzionari INPS, personale dell’ASP e Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza; i gruppi sono stati supportati dai mediatori culturali dell’OIM e hanno contato sull’appoggio dei militari delle Compagnie dei Carabinieri dislocate sul territorio. L’intensa azione di contrasto al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro che il personale della sede di Potenza sta portando avanti continua, peraltro, a trovare riscontri positivi da parte dell’Autorità.

In particolare, in questi ultimi giorni, sono state chiuse le indagini nei confronti di un datore di lavoro (e del suo dipendente di fiducia che gli UPG avevano, correttamente, individuato come figura importantissima ai fini della commissione del reato) per fatti risalenti allo scorso agosto. Il reato contestato è quello previsto e punito dall’art. 603 bis c. p. nella forma aggravata. Indagini chiuse anche nei confronti di altre due aziende, rispettivamente operanti l’una nel settore agricolo e l’altra nei servizi, per le quali le comunicazioni di notizie di reato del personale ispettivo dell’Ispettorato territoriale di Potenza risalgono alla fine dello scorso anno.

“Ancora una volta evidenzio gli ottimi risultati conseguiti dal personale dell’Ispettorato territoriale lucano – dichiara il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano – che, in squadra con i dipendenti di altri nove Ispettorati, ha operato con grande impegno, professionalità e alta tecnica ispettiva per combattere sfruttamento del lavoro e caporalato. I risultati conseguiti dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta e che, con le necessarie sinergie, si possono contrastare efficacemente, controllo dopo controllo, gli odiosi reati che negano la dignità e la libertà del lavoro”.

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