
Il Terzo Premio e il Primo Premio assegnati a Pietro Paolo Tarasco in due importanti eventi internazionali in Polonia rispettivamente il 6 settembre alla XIX Triennale Internazionale di Grafica di Ostrow Wielkopolski nel Museo Civico della città e il 27 settembre alla XXIX Biennale Internazionale di Ex Libris Contemporanei di Malbork nel Museo del Castello.
Sono trascorsi soltanto due mesi dal grande successo della prima mostra personale nella sua città natale dal titolo “Sogni d’Arte” a Matera (15 giugno-6 luglio), presso le splendide sale del piano nobile del Palazzo Malvinni-Malvezzi; per tre settimane, l’esposizione è stata visitata da più di un migliaio di persone che hanno potuto ammirare la sua maestria e la raffinatezza dei disegni, dei dipinti ad olio ed acquerello e naturalmente la grafica che è la sua tecnica preminente. Le sue incisioni da cinquant’anni sono apprezzate in tutto il mondo per la sua indiscussa abilità tecnica e creativa ricevendo più di settanta attestazioni di merito e da pochi giorni la sua arte è presente con varie opere in due importanti esposizioni internazionali: la Triennale (Competizione) di Ostrow Wielkopolski e la Biennale di Malbork; ambedue in Polonia.
Tarasco, ad Ostrow Wielkopolski, partecipa nelle varie edizioni dal 1991 e, negli anni, in questa città ha ricevuto numerose attestazioni di merito tra cui il Gran Prix nel 2016 ed è tra gli artisti più premiati ed è stato componente di giuria internazionale nell’edizione del 2019. Quest’anno ha ricevuto il Terzo Premio. Anche alla Biennale di Malbork, Pietro Paolo Tarasco, che partecipa da circa quarant’anni, è tra gli artisti internazionali a cui gli sono stati conferiti più premi. In questa edizione ha ricevuto il Primo Premio.
Le due Biennali, organizzate da istituzioni pubbliche, per l’elevato livello artistico e la magistrale maestria dei grafici, hanno reso le due mostre tra le più importanti al mondo dedicate al piccolo formato dell’arte grafica e sono molto apprezzate da artisti e collezionisti.
La Biennale Internazionale di Ex libris Contemporanei di Malbork è l’evento culturale più antico dell’intera Polonia (dal 1963) e questa edizione, la XXIX ha visto la partecipazione di 187 artisti provenienti da 25 paesi, che hanno presentato 574 opere. Sono state selezionate per l’esposizione quasi 300 opere. La Biennale è stata inaugurata sabato 27 settembre nel Museo-Castello di Malbork nel Voivodato della Pomerania al Nord della Polonia. Il museo conserva nella collezione circa 25.000 stampe. L’esposizione sarà visitabile al pubblico dal 28 settembre di quest’anno al 10 gennaio 2026.
Il Castello Medievale di Malbork è il più grande al mondo per superficie; la sua costruzione ebbe inizio nel 1270 e dopo varie destinazioni e ricostruzioni, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, dal 1961 è sede museale con importanti collezioni di ceramica, di ambra, di reperti architettonici, di libri, di documenti storici, di grafica, di ex libris, di armature, di monete, di arte sacra e di archeologia. Dal 1997, il castello con il suo museo, è iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ed è in questo meraviglioso museo-castello che Tarasco, dal 1988, viene invitato insieme ai più importanti incisori di tutte le parti del Mondo ed è tra gli artisti con più attestazioni di merito con numerose Medaglie d’Onore e Premi Speciali. In questa edizione gli è stato assegnato il Gran Prix; partecipa con cinque opere incise; tutte ispirate alle liriche del poeta Eugenio De Signoribus.
Nel programma della Biennale di Malbork, come evento collaterale, quest’anno è stata inaugurata la mostra dal titolo “La cultura degli ex libris della Confederazione polacco-lituana nei secoli XVI-XVIII”, presentando l’affascinante storia di questa forma d’arte dalle sue origini in Polonia fino al suo massimo splendore. La mostra in collaborazione con il Museo Nazionale di Varsavia, allestita nel Castello, si propone di illustrare l’evoluzione dei marchi di proprietà dei libri fino alla loro forma contemporanea. Sono esposti esempi dei più antichi marchi di proprietà medievali, così come incunaboli della prima età moderna con marchi di proprietà impressi sulle legature, che illustrano una varietà di tecniche di incisione, e numerosi esempi di ex libris che ricordano sempre più le forme contemporanee. Sono inoltre presentati personaggi selezionati, proprietari di libri e creatori degli ex libris più antichi, tipicamente associati alle figure più importanti dello Stato. La mostra è stata resa possibile grazie al prestito di oggetti provenienti dalle collezioni di diverse istituzioni: biblioteche, archivi, musei statali ed ecclesiastici, polacchi e stranieri. Una collezione così ampia di ex libris moderni, realizzati all’interno dei confini della Confederazione Polacco-Lituana o utilizzati per contrassegnare le collezioni librarie polacche, non era mai stata presentata prima nei musei.
La cerimonia di inaugurazione della mostra e la premiazione degli artisti si sono svolte nelle splendide sale del Maniero e a seguire c’è stato un concerto di gala dell’ensemble Flores Rosarum nella Chiesa della Beata Vergine Maria sempre all’interno del maestoso castello di Malbork “Echi di Habitat e Spada – Suoni dal Monastero e dal Castello Repertorio di origine cistercense e teutonica” Il titolo del concerto si riferisce alla stretta vicinanza di due importanti ordini religiosi operanti nella Pomerania orientale: “habitat” si riferisce alla vita monastica cistercense e “spada” alle tradizioni militari dei Cavalieri Teutonici. I canti conservati nei manoscritti cistercensi e teutonici contribuiscono a illustrare le tradizioni musicali medievali di questi due centri, particolarmente importanti per la vita culturale dell’intera regione. Il concerto è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Fryderyk Chopin, il Centro Culturale Kociewski e l’ex Abbazia Cistercense di Pelplin.
Il giorno che ha preceduto l’inaugurazione della Biennale si è svolto il 16° Meeting Internazionale di Artisti e Collezionisti di grafica. Successivamente, sempre nell’ambito della Biennale, si è svolto un workshop con una dimostrazione di stampa condotto dal Prof. Dr. hab. Piotr Gojowy, incisore grafico, responsabile dello Studio di Litografia presso il Dipartimento di Arti Grafiche della Facoltà di Belle Arti dell’Università Niccolò Copernico di Toruń. Vincitore della Biennale Internazionale degli Ex libris di Malbork, è stato presidente della giuria nelle ultime edizioni. Ha parlato delle tecniche grafiche e dei mezzi di espressione artistica che offrono ai creatori di stampe di piccolo formato; ha indicato cosa determina l’eccellenza tecnica e artistica degli ex libris e cosa dovrebbe essere preso in considerazione dagli aspiranti artisti e da coloro che si avvicinano al collezionismo di stampe.
Nel meraviglioso catalogo della Biennale, edito dal Museo di Malbork, a cura di Dr Monika Czapska; la Dr Bogumila Celer, scrive di Pietro Paolo Tarasco, vincitore del Gran Prix:
Pietro Paolo Tarasco – l’ex libris come narrazione esistenziale
Pietro Paolo Tarasco è il vincitore del Grand Prix della 29ª Biennale – l’oeuvre del maestro incisore italiano ha incantato per decenni collezionisti e appassionati di ex libris. Nato nel 1956 a Matera, in Italia, ha iniziato la sua formazione artistica alla Scuola Grafica Libera sotto la guida dei maestri della stampa Guido Strazza e Giulia Napoleone. Tarasco ha iniziato a esporre i suoi lavori già negli anni ’70, impegnandosi in un’intensa attività artistica e partecipando ai più importanti concorsi internazionali e mostre di arte grafica in piccolo formato. Le sue opere sono state esposte in oltre 40 paesi, l’artista ha ricevuto menzioni d’onore in città come Cracovia, Malbork, Ostrów Wielkopolski, Wrocław, Kalisz, Lione, Tokyo, Stoccolma e Riga.
Tarasco rappresenta un movimento artistico unico nell’ambito dell’ex libris, una narrazione esistenziale, simbolica e riflessiva in egual misura. Sotto il suo sguardo, l’ex libris cessa di essere una mera firma bibliofila, diventando un microcosmo intimo dove si intrecciano motivi biografici, letterari e filosofici. L’artista è costante nello sviluppo della sua tecnica all’acquaforte, perfezionata per ottenere tratti densi, simili a tessuti, e un uso sottile del chiaroscuro. Le sue stampe somigliano a miniature poetiche, dove lo spazio visivo complesso è impregnato di simboli: alberi, pergamene, rovine, sagome umane e labirinti urbani.
Per la Biennale di Malbork, Tarasco ha preparato una serie di cinque ex libris legati da un sottile motivo di transitorietà, decostruzione del mondo e presenza umana intima in un universo di segni e reliquie. Ha utilizzato la tecnica dell’acquaforte per sviluppare ogni immagine in modo simbolico e meditativo. Ogni immagine racconta una storia separata – poetica, filosofica, spesso autobiografica – ma tutte si uniscono in un racconto coerente, rivelando un mondo di frattura, tensione e inquietudine spirituale.
In “Distopia dell’infermità”, un ex libris dedicato al poeta italiano Eugenio De Signoribus, l’artista mostra uno scorcio di un mondo sommerso nel caos. Lettere sparse lungo pergamene si fondono in una lingua deforme, quasi illeggibile – simbolo di perdita di senso e incapacità di creare. Un singolo albero emerge da un paesaggio di decadenza intellettuale e culturale, interpretabile come segno di resistenza o di opposizione tacita alla disintegrazione.
Il motivo organico ritorna in un’altra opera, “Nel domestico bosco”, dove l’artista si esplora interiormente. Tarasco costruisce una complessa struttura di radici e tronchi che richiama tende o un set teatrale. La foresta, luogo archetipico di trasformazione interiore, diventa parte integrante dello spazio personale, suggerendo che “i boschi sono dentro di noi”, come spazio di introspezione, chiusura e potere nascosto.
Ispirato all’opera di Kafka, “Voce fuori campo” è il pezzo successivo. Una figura che sale una scalinata verso uno spazio aperto rappresenta il mondo come simultaneamente aperto e irraggiungibile. La tipica silhouette umana e quella del cappello richiamano Kafka stesso, scrittore immerso nel proprio spazio metaforico. Lo sfondo raffigura una città gotica visibile attraverso strati di pergamene e nebbia, immersa in un’aura kafkiana di silenzio, alienazione ed esilio esistenziale.
Superato il clima kafkiano, l’artista passa a “Opus Florentinum”, un’opera dedicata al poeta italiano Mario Luzi nel centenario della sua nascita. Una città di arte, poesia ed eredità spirituale – la Firenze di Luzi – è rappresentata in una griglia raffinata di citazioni architettoniche, cupole e chiese che si trasformano in qualcosa che va oltre il rinascimento, tentando di catturare la città come spazio sacro ed eterno, come se Luzi stesso ne fosse memoria tangibile.
La serie si conclude con “vent’anni un secolo”, un altro ex libris dedicato a Mario Luzi – questa volta nel ventesimo anniversario della sua morte. Emergendo da una profondità, una strada tortuosa conduce verso un’architettura simile a una guglia o cupola posta al centro della stampa. Un simbolo di testo e impermanenza, una pergamena spiegata è visibile in basso, all’interno di una composizione dominata da strutture verticali simili a tende o veli. L’unico elemento colorato è un carattere rosso, collocato in modo centrale in un dettaglio architettonico, sospeso nello spazio eppure intimo.
Pietro Paolo Tarasco, pittore e incisore è nato a Matera dove vive e lavora. Sono del 1974 i suoi primi dipinti e del 1976 le sue prime incisioni. Ha tenuto mostre personali in Italia, Svizzera, Danimarca e Polonia. Dal 1984 ha partecipato a più di quattrocento esposizioni in tutte le parti del mondo dove è costantemente premiato. Ha pubblicato numerose edizioni d’arte su testi di poeti e scrittori del Novecento italiano (Federigo Tozzi, Cesare Pavese, Leonardo Sinisgalli, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Giampiero Neri, Eugenio De Signoribus…). La sua produzione artistica figura nelle collezioni di biblioteche e musei italiani e stranieri. Vasta la sua bibliografia critica.
Rossella Montemurro
NOTIZIE SULLA GRAFICA IN POLONIA
Nella cultura polacca non c’è alcuna differenza tra le varie espressioni artistiche come la pittura, la scultura e la grafica; sono tutte forme d’arte che hanno la stessa importanza e lo stesso valore “culturale” ed è per questo che la Polonia vanta la sua notorietà nel mondo per il “rispetto” di tutta l’arte a prescindere dalla tecnica; ogni supporto (tela, carta, metallo, linoleum, pietra, legno, plexiglass…) non condizionano il valore e l’ingegno dell’artista. Solo quando l’artista realizza un’opera unendo perfettamente la tecnica e il suo mondo creativo, rispettando a pieno le due complenti, lo spettatore si accorgerà del vero valore dell’opera d’arte.
Ed è per questo che la Polonia e la sua “Grafica Polacca” ha una lunga tradizione per la cultura della Grafica che è riconosciuta in tutto il mondo. Dal dopoguerra, il manifesto divenne il mezzo di comunicazione principale e ancora oggi sono tanti gli artisti che si affermano con questo mezzo di comunicazione. Fu denominata “Scuola Polacca del Manifesto” e che ha fatto la storia del design. Anche nelle Accademie di Belle Arti, vengono formate nuove generazioni di grafici che raggiungono alti livelli artistici con riconoscimenti internazionali. E nel 1966 nasce la Biennale Internazionale del Manifesto di Varsavia e viene istituito il Museo del Manifesto a Wilanów, vicino a Varsavia.
Tutt’oggi la tradizione dell’arte grafica in Polonia è rimasta un punto di riferimento per lo sviluppo del linguaggio visivo. Anche l’editoria e il libro d’artista ha una notevole importanza nel campo dell’arte grafica e tipografica e sono numerosi gli eventi e le fiere come la Biennale del Libro d’Artista. La Polonia, ancora oggi, per tutte queste potenzialità, conferma il suo importante ruolo a livello internazionale e sono numerose le mostre d’arte di grafica internazionali che vengono organizzate dai principali musei e gallerie d’arte come il Museo Nazionale di Varsavia e il Museo d’Arte di Cracovia, che ospitano spesso eventi internazionali anche ciclici come la Biennale di Grafica di Cracovia che è uno degli eventi più importanti al mondo nel settore e che hanno segnato la storia di questa forma d’arte. Anche in altre importanti città come Poznań, Danzica, Breslavia sono numerose le iniziative con le mostre tematiche, antologiche e del piccolo formato della grafica e dell’Ex libris come la Biennale di Lodz, Ostrow Wielkopolski, Malbork, Gliwice,Torun, Lublin…
Foto in copertina Radoslaw-Konczynsk
