Il regista, sceneggiatore, montatore, pittore e scrittore britannico Peter Greenaway, presidente della Giuria della quarta edizione del Matera Film Festival, ha fatto tappa nella città dei Sassi. Considerato come uno dei più significativi cineasti contemporanei nel panorama internazionale, le sue opere, in particolare i suoi film, riflettono la smisurata passione per l’arte e la vocazione alla sperimentazione tecnologica.
Nei suoi quasi sessant’anni di carriera, è stato l’autore di capolavori come ‘I misteri del giardino di Compton House’ (The Draughtsman’s Contract), suo primo lungometraggio presentato nel 1982 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Tra i suoi successi, alcuni dei quali saranno proiettati durante il festival, spiccano: ‘Lo zoo di Venere’ (A Zed & Two Noughts, 1985), ‘Il ventre dell’architetto’ (The belly of an architect, 1987); ‘Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante’ (The Cook, the Thief, His Wife & Her Lover, 1989) e ‘I racconti del cuscino’ (The pillow book, 1996).
81 anni, gira con sei sceneggiature sotto il braccio in cerca di produttori, ma un progetto ce l’ha davvero ed è Lucca Mortis: “Un film che sarà incentrato molto sulla città e sulla sua architettura, che come sapete è una delle mie passioni”. Ma il regista britannico guarda anche a Matera, dove è ospite, e pensa anche a un progetto su un personaggio come San Giuseppe.