Il 5 maggio 1969 il diciassettenne materano Antonio Turi, a Parma da soli tre mesi, non ebbe alcun indugio a buttarsi nel torrente Parma per salvare un pescatore in balia della corrente. Il ragazzo morì da eroe, insieme al 64enne Giovanni Frizzi. Entrambi furono recuperati, ormai senza vita, dai vigili del fuoco, accorsi insieme ai volontari della Croce Rossa e ad altre forze dell’ordine.
A 49 anni da quel giorno terribile, la sorella di Antonio, Mariella, ha pubblicato sulla pagina Facebook “Sei di Parma se…” la foto-simbolo di quella vicenda: la piccola folla radunata mestamente sull’argine del torrente all’altezza dell’allora ponte Bottego (oggi ponte delle Nazioni). “Il vostro eroe”, ricorda Mariella ai parmigiani: “Qui da Matera lo vidi partire con la valigia, con il sorriso e un bacione sulla guancia – ha dichiarato la sorella alla Gazzetta di Parma – “Mariellina vado a Parma perché lì c’è pronto già il mio lavoro, è una città più grande di qui, sai? Non piangere che poi ti porto un bellissimo regalo “.
“Dal cielo – conclude – lui sarebbe felice se oggi e ogni tanto anche voi parmigiani andaste a porgere una rosa e rivolgeste una piccola preghiera”.
Rossella Montemurro
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