Una fuoriclasse sul lavoro, grazie a un marcato intuito investigativo che va di pari passo all’empatia innata: è una poliziotta tutta d’un pezzo, Giulia Riva, ma è anche una donna piena di fragilità. Da anni è accanto all’uomo sbagliato, un suo superiore, tra l’atro sposato e senza nessuna intenzione di lasciare la moglie. Lei, di fronte alla confessione di una donna – una moglie che ha ucciso l’amante del marito dopo aver subito mesi di abusi psicologici da parte sua -, donna in cui in qualche modo si rispecchia, trova il coraggio per lasciare Roberto.
In parallelo, Giulia va in soccorso per l’ennesima volta del suo collega e mentore, Flavio Caruso, che non riuscendo a superare una vicenda terribile che l’ha visto coinvolto anni prima, trova consolazione nell’alcol. E in questo vortice arriva Elisa, una bambina che si rivolge alla questura di Cagliari sperando – per l’ennesima volta – che qualcuno trovi la sua mamma, scomparsa ormai da un anno.
Per mia colpa (Mondadori) di Piergiorgio Pulixi è un giallo che ha le donne come protagoniste: forti, agguerrite e soprattutto vulnerabili nelle loro emozioni dirompenti. L’autore non è nuovo a intrecci particolari e a situazioni ingarbugliate con risvolti inimmaginabili: “Tutti noi quando impattiamo in traumi come la violenza, la morte, il tradimento o il mistero, ne usciamo cambiati. Figuriamoci quindi una persona che per mestiere è costretta ad affrontare questi demoni ogni giorno: è inevitabile che i casi su cui lavora le rimangano dentro, continuino ad aleggiarle intorno come fantasmi. Ecco: questa è una storia che parla dei fantasmi della colpa”, ha affermato.
Giulia è il perno dei demoni di chi le sta accanto, eppure deve assolutamente ritrovare Virginia Piras. Lavorava come traduttrice ed era molto timida, quasi schiva. Precisa, seria e affidabile sul lavoro, cercava di evitare il mondo esterno, gli altri in generale: nonostante questo, però, non riusciva a superare le sue paure, un senso di inadeguatezza costante. Una vita privata cristallina, un marito e una figlia che la adoravano, la sua scomparsa è avvolta nel mistero e chi ha indagato sul suo caso, in particolare Caruso, prima che arrivasse Giulia è convinto che la donna sia morta.
Il vicecommissario però ha fatto una promessa a Elisa e non può non mantenerla: deve ritrovare Virginia, a ogni costo. Quando scopre qualcosa che è sfuggito ai colleghi, Giulia decide di subentrare nelle ricerche anche se la sua diventa una corsa contro il tempo. Ha solo una settimana, ha chiesto un trasferimento che avrà effetto immediato per smettere di lavorare accanto al suo ex. Il finale, in puro stile Pulixi, è sorprendente.
A differenza dei suoi libri precedenti, l’autore usa meno scene emotivamente forti privilegiando un approccio più introspettivo. Sono le psicologie dei personaggi a essere delineate con precisione, emergono le ombre, le zone oscure di ciascuno, i legami familiari spesso sfilacciati – Giulia ha una madre narcisista, schiava della chirurgia plastica che, a differenza della figlia, si gode la vita con entusiasmo, tra viaggi e compagni sempre nuovi…
Per mia colpa segna il debutto nel Giallo Mondadori di Pulixi.
Vincitore del premio Scerbanenco 2019, è nato a Cagliari trentotto anni fa. Vive e lavora a Milano. Insegna tecniche di narrazione e scrive per le pagine culturali de “La Nuova Sardegna”. Ha all’attivo più di dieci romanzi. È tra i finalisti del Grand Prix de Littérature Policière 2021, uno dei più importanti premi per la letteratura poliziesca a livello mondiale.
Rossella Montemurro