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“Passeggiare la notte”, splendido e toccante l’esordio di Leila Mottley

Il pregiudizio razziale, la corruzione, il riscatto sociale, nelle strade di un’America poco conosciuta, una trama che in certi passaggi giunge come un pugno allo stomaco, una prosa praticamente perfetta. L’esordio di Leila Mottley, Passeggiare la notte (Bollati Boringhieri, traduzione di Claudia Durastanti), ha ottenuto, meritatamente, solo consensi positivi: è stato inserito tra i finalisti del Booker Prize, del PEN/Hemingway Award e scelto dall’Oprah’s Book Club come libro del mese.
Secondo Oprah Winfrey è “il romanzo più avvincente degli ultimi anni”, per il Wall Street Journal è “un libro di straordinaria umanità”. La 21enne Leila Mottley – che nel 2018, all’età di sedici anni, è stata la più giovane autrice a essere nominata Poet Laureate of Oakland, California – con apparente disinvoltura ha scritto una storia cruda con descrizioni forti e un periodare complesso – alcuni passaggi è necessario leggerli più volte, per l’impatto stilistico ed emotivo che hanno.

L’io narrante è Kiara Johnson, una diciassettenne con una famiglia frantumata. Da sola si prende cura del fratello Trevor, un ragazzino che si ostina a emulare lo zio rapper, con la speranza di poter diventare come lui. Kiara vive alla giornata, barcamenandosi come può, e si sente anche responsabile di Trevor, un bambino, figlio di una vicina, che sparisce per giorni interi. A volte, Kia per mangiare si intrufola con Ale, la sua ragazza, nei funerali di sconosciuti. La routine, già critica, della ragazza diventa ancora più difficile quando il padrone di casa le ingiunge un aumento di affitto. Lei si mette alla disperata ricerca di un lavoro, ma la giovane età e l’assenza di un titolo di studio rendono l’impresa impossibile. Ma Kia deve fare qualcosa, deve farla per Marcus e Trevor ancora prima che per sé stessa.
Una serata al bar e un incontro casuale con un uomo definito “Cravatta a pois” sono il lasciapassare per la prostituzione. Con cinismo e freddezza si rende conto che per quanto possa essere deplorevole e squallido è l’unico modo per assicurarsi n futuro – in primis i soldi per l’affitto. Dalla sera alla mattina entra in un vortice di soprusi e ingiustizie, diventando la preferita di un gruppo di poliziotti dediti a particolari festini. Spesso non la pagano neanche rinfacciandole che lei, in questo modo, si guadagna la loro protezione. Poi uno degli agenti si suicida lasciando un biglietto con il nome della ragazza, Kiara diventa la testimone chiave all’interno di un procedimento legale, restando intrappolata in uno scandalo che coinvolge tutto il dipartimento di polizia di Oakland e compromette il suo fragile equilibrio familiare. Splendido e toccante, Passeggiare la notte.

Rossella Montemurro

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