La delicatezza della poesia e la fermezza di chi ha fatto della Giurisprudenza il proprio lavoro. È in questa sintesi degli opposti, in una serie di provocazioni, che si definisce la poesia di Francesca Maria Federici che ieri a Matera nella Libreria dell’Arco ha presentato la sua prima silloge Non era mia intenzione. Insieme a lei, in un riuscitissimo reading, anche Veronica Antonietta Mestice con Il terzo tempo. Entrambe le opere sono edite da Ensemble.
Francesca Maria Federici (Milano, 1988), avvocato, vive a Milano, parla di libri e legge poesie ad alta voce su Instagram (@orecchieapiedipagina). A Milano ha proposto in biblioteca “Versi emersi”, “un luogo di incontro e condivisione dove potersi riconnettere con la dimensione musicale e corale della poesia. Leggendo ad alta voce è stato possibile far emergere versi dimenticati o sconosciuti”. Ha pubblicato un Atomo su retabloid, la rassegna culturale di Oblique (2021), ed è stata finalista al premio LericiPea sezione giovani (2013).
La Mestice (Milano, 1992), avvocato prestato alla pubblica amministrazione che vive e lavora a Matera. Ha collaborato con alcune testate online e curato progetti culturali. Le sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste e hanno ricevuto diversi riconoscimenti.