La delicatezza dei soggetti, del tratto, dei pastelli. Colori tenui eppure luminosi che si legano alla perfezione a figure che trovano la loro ispirazione nei fiori, negli astri e nelle creature del mare. E poi ci sono i volti femminili, donne in un universo sospeso, pennellate che infondono serenità… Tutto questo risalta nelle opere della professoressa Rosanna Pirone, ex docente di Greco e Latino presso il Liceo Classico “Emanuele Duni” di Matera, pittrice autodidatta che ha da sempre, nell’arte, il suo rifugio perfetto, la sua oasi di pace. È possibile ammirare i suoi quadri al Teatro nel Sasso in via Lombardi 35 a Matera dove rimarranno esposti sia nel pomeriggio di domani, domenica 2 giugno, in concomitanza con l’ultima replica dello spettacolo di Talia Teatro “Tre amèr schiand’ddèt” (Tre poveri cristi) in programma alle 18, sia il 23 giugno in occasione di un’altra rappresentazione di Talia.
Come è nata la sua passione per la pittura?
“La mia passione è nata con me ed è cresciuta con gli anni. I miei libri e i miei quaderni erano pieni di disegni… qualsiasi cosa facessi, se avevo la mano destra libera, nessuna superficie si salvava dai miei “pupazzi”… così li chiamava mia mamma, contrariata dal fatto che mi distoglievano dal concentrarmi nello studio.”
C’è uno stile particolare che predilige?
“Non ho studiato storia dell’arte e non conosco tecniche pittoriche, ai miei tempi non c’erano scuole di belle arti a Matera… Perciò non ho uno stile di riferimento, prediligo i colori pastello e adoro la pittura naif. Il mio pittore preferito è Botticelli, anche Klimt mi piace.”
Quali sono, invece, i soggetti che preferisce?
“Mi attraggono molto i paesaggi naif carichi di neve ma il soggetto che preferisco è la figura femminile. Se cerco di disegnare un uomo non mi viene mai troppo bene. In particolare mi piace esprimere la dolcezza dei volti, il sogno e l’amore.”
Ci sono artisti ai quali si ispira?
“Nessuno in particolare. Mi attraggono tutti i pittori che hanno dipinto la bellezza dei volti e delle forme, ma quando dipingo non ho in mente nessuno. I volti nascono dalla mia fantasia, forse dipingo ogni volta quella che sarei voluta essere.”
In quale momento della giornata dipinge?
“Devo precisare che, finché lavoravo, per anni non ho preso in mano un pennello. Poi, visto che i disegni che facevo sul cellulare piacevano ai miei amici, mi si è risvegliata la passione. Appena mi alzo al mattino, prima di affrontare la giornata, dedico un’oretta al mio hobby e la sera non guardo quasi più la televisione. Il resto della giornata ho mansioni meno artistiche da svolgere.”
Rossella Montemurro