Sono oltre 300 le persone con disabilità che in queste prima sei giornate di apertura del presepe vivente nei sassi di Matera hanno potuto visitare la rappresentazione natalizia assieme ad un loro accompagnatore. E' una delle più importanti novità di questa edizione,...
Domani, mercoledì 13 giugno
2018, a Matera presso il museo Ridola, alle ore 19 continua la stagione
cameristica “Chamber Music” con il concerto della chitarrista Angela Massafra.
Il programma prevede brani di autori del Novecento e contemporanei. Nell’ambito
della letteratura chitarristica del novecento, il potenziale timbrico della
chitarra diventa, per molti compositori (chitarristi e non), la sua principale
ragione di interesse: attraverso molteplici contatti dita-corde, infatti, è
possibile creare suoni ricchi di armonici (timbro-colore chiaro), suoni puri
(timbro- colore scuro) e innumerevoli gradi intermedi. La musica presentata per
l’occasione, ingloba dunque gli stilemi della musica d’avanguardia, dagli
albori fino ai nostri giorni: in questi brani sono contenute le maggiori
tendenze musicali nate intorno agli anni ’50, dal puntillismo all’alea
controllata e dal continuum ligetiano all’evocazione delle radici folkloriche
della musica. I brani:
2018, a Matera presso il museo Ridola, alle ore 19 continua la stagione
cameristica “Chamber Music” con il concerto della chitarrista Angela Massafra.
Il programma prevede brani di autori del Novecento e contemporanei. Nell’ambito
della letteratura chitarristica del novecento, il potenziale timbrico della
chitarra diventa, per molti compositori (chitarristi e non), la sua principale
ragione di interesse: attraverso molteplici contatti dita-corde, infatti, è
possibile creare suoni ricchi di armonici (timbro-colore chiaro), suoni puri
(timbro- colore scuro) e innumerevoli gradi intermedi. La musica presentata per
l’occasione, ingloba dunque gli stilemi della musica d’avanguardia, dagli
albori fino ai nostri giorni: in questi brani sono contenute le maggiori
tendenze musicali nate intorno agli anni ’50, dal puntillismo all’alea
controllata e dal continuum ligetiano all’evocazione delle radici folkloriche
della musica. I brani:
CANTICUM di Leo Brouwer (1968): è il brano che
apre la fase stilistica in cui il compositore aderisce agli stilemi della Nuova
Musica: entrambe le sezioni (Eclosion e Ditirambo), non presentano alcuna
indicazione metrica e sono costituite dalla stessa cellula melodica, ossia da
tre note in rapporto cromatico tra di loro.
apre la fase stilistica in cui il compositore aderisce agli stilemi della Nuova
Musica: entrambe le sezioni (Eclosion e Ditirambo), non presentano alcuna
indicazione metrica e sono costituite dalla stessa cellula melodica, ossia da
tre note in rapporto cromatico tra di loro.
SERENATA PER UN SATELLITE
di Bruno Maderna (1969): dedicata al fisico torinese Umberto Montalenti in
occasione del lancio del satellite ESTRO I, si presenta come un’opera grafica:
i pentagrammi sono disegnati anche diagonalmente, disposti per tutto l’arco
della pagina, dove le note unendosi e scontrandosi, danno vita a disegni
astratti. Rappresenta una delle pagine più significative della storia dell’alea
controllata: il compositore vuole che l’interprete improvvisi, ma con le note
presenti in partitura.
di Bruno Maderna (1969): dedicata al fisico torinese Umberto Montalenti in
occasione del lancio del satellite ESTRO I, si presenta come un’opera grafica:
i pentagrammi sono disegnati anche diagonalmente, disposti per tutto l’arco
della pagina, dove le note unendosi e scontrandosi, danno vita a disegni
astratti. Rappresenta una delle pagine più significative della storia dell’alea
controllata: il compositore vuole che l’interprete improvvisi, ma con le note
presenti in partitura.
LA ESPIRAL ETERNA di Leo
Brouwer (1971): l’intero brano, diviso in quattro grandi sezioni, è costruito
su cluster arpeggiati e risulta essere il brano per chitarra più sperimentale
di Leo Brouwer: la poetica del continuum ligetiano, si alterna all’alea
controllata e ai nuovi attacchi del suono.
Brouwer (1971): l’intero brano, diviso in quattro grandi sezioni, è costruito
su cluster arpeggiati e risulta essere il brano per chitarra più sperimentale
di Leo Brouwer: la poetica del continuum ligetiano, si alterna all’alea
controllata e ai nuovi attacchi del suono.
TARANTOS di Leo Brouwer
(1973/74): si tratta di un brano ispirato alla musica flamenca: il compositore
mette a disposizione 14 brevi frammenti (sette “Enunciados”, sei “Falsetas” e
una coda “Para Final”) e l’alea controllata dona all’interprete la libertà di
sceglierne la sequenza di esecuzione.
(1973/74): si tratta di un brano ispirato alla musica flamenca: il compositore
mette a disposizione 14 brevi frammenti (sette “Enunciados”, sei “Falsetas” e
una coda “Para Final”) e l’alea controllata dona all’interprete la libertà di
sceglierne la sequenza di esecuzione.
ALGO-DUE PEZZI PER
CHITARRA di Franco Donatoni (1977): I due pezzi sono rispettivamente dedicati a
Ruggero Chiesa e Oscar Ghiglia, di cui Donatoni ne ritrae, in modo giocoso, gli
atteggiamenti. Il primo pezzo è costruito su figure e gesti disposti in uno
spazio definito. Al contrario, il secondo pezzo, si contraddistingue dal primo
per la varietà timbrica e per la sua cantabilità: è molto più chitarristico
rispetto al primo pezzo.
CHITARRA di Franco Donatoni (1977): I due pezzi sono rispettivamente dedicati a
Ruggero Chiesa e Oscar Ghiglia, di cui Donatoni ne ritrae, in modo giocoso, gli
atteggiamenti. Il primo pezzo è costruito su figure e gesti disposti in uno
spazio definito. Al contrario, il secondo pezzo, si contraddistingue dal primo
per la varietà timbrica e per la sua cantabilità: è molto più chitarristico
rispetto al primo pezzo.
Y LUEGO di Simone
Fontanelli (2016): la particolare atmosfera creata dalla sesta corda in Re
Diesis, si alterna alle molteplici evocazioni contenute nel brano: il
compositore non esita a citare la melodia di una vihuela o di una frase modale,
e ancora di “Tiento” (Maurice Ohama) o di “Intrutina Mentis Dubia” (Carmina
Burana).
Fontanelli (2016): la particolare atmosfera creata dalla sesta corda in Re
Diesis, si alterna alle molteplici evocazioni contenute nel brano: il
compositore non esita a citare la melodia di una vihuela o di una frase modale,
e ancora di “Tiento” (Maurice Ohama) o di “Intrutina Mentis Dubia” (Carmina
Burana).
Angela
Massafra nasce a Corigliano Calabro (Cosenza) nel 1985 e
inizia lo studio della chitarra all’età di 11 anni. Nel 2010 si laurea al DAMS
presso l’Università della Calabria e nel 2012 viene ammessa con il massimo dei
voti al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, dove studia Chitarra Classica
sotto la guida del M° Enrico Maria Barbareschi.Nel 2016 consegue la Laurea di
Primo Livello presentando una tesi sulle composizioni per chitarra del
compositore cubano Leo Brouwer, premiata con la lode. Nel 2018 conclude gli
studi con il massimo dei voti e la lode presentando una tesi intitolata “La
Chitarra e la Musica Contemporanea dal ‘900 ad oggi”.È proprio a Matera che nel
2017 esegue in prima assoluta la “Sonata inedita dc 660” del compositore Franco
Margola e nel 2015 si esibisce in occasione del 40° anniversario della morte
del compositore russo D. Shostakovich. È inoltre attivamente impegnata
nell’ambito della musica pop-rock: dal 2008 ad oggi è la chitarrista della band
femminile “Le Rivoltelle”, con le quali pubblica quattro album e si esibisce in
tutta Italia, in Belgio e in Germania. Tra le apparizioni televisive, le
interviste radiofoniche e i concerti più significativi si ricordano:
“DoReCiakGulp” di Vincenzo Mollica in onda su RAI 1; “Una notte per Caruso”
programma condotto da Luca Ward e Paola Saluzzi in onda su RAI 1, Premio
“Dietro le Quinte” (Gran Galà del Festival di Sanremo), “Di che talento sei”
condotto da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime in onda su RAI 1, “Suoni d’Estate”
di Elisabetta Grande su RAI Radio 1, “Chiambretti ore 10” di Piero Chiambretti
su RAI Radio 2 in collegamento telefonico con Morgan, ospiti a “Musicultura
Festival” condotto da Fabrizio Frizzi, ospiti a “Barone Rosso” di Red Ronnie in
onda su Roxy Bar TV.
Massafra nasce a Corigliano Calabro (Cosenza) nel 1985 e
inizia lo studio della chitarra all’età di 11 anni. Nel 2010 si laurea al DAMS
presso l’Università della Calabria e nel 2012 viene ammessa con il massimo dei
voti al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, dove studia Chitarra Classica
sotto la guida del M° Enrico Maria Barbareschi.Nel 2016 consegue la Laurea di
Primo Livello presentando una tesi sulle composizioni per chitarra del
compositore cubano Leo Brouwer, premiata con la lode. Nel 2018 conclude gli
studi con il massimo dei voti e la lode presentando una tesi intitolata “La
Chitarra e la Musica Contemporanea dal ‘900 ad oggi”.È proprio a Matera che nel
2017 esegue in prima assoluta la “Sonata inedita dc 660” del compositore Franco
Margola e nel 2015 si esibisce in occasione del 40° anniversario della morte
del compositore russo D. Shostakovich. È inoltre attivamente impegnata
nell’ambito della musica pop-rock: dal 2008 ad oggi è la chitarrista della band
femminile “Le Rivoltelle”, con le quali pubblica quattro album e si esibisce in
tutta Italia, in Belgio e in Germania. Tra le apparizioni televisive, le
interviste radiofoniche e i concerti più significativi si ricordano:
“DoReCiakGulp” di Vincenzo Mollica in onda su RAI 1; “Una notte per Caruso”
programma condotto da Luca Ward e Paola Saluzzi in onda su RAI 1, Premio
“Dietro le Quinte” (Gran Galà del Festival di Sanremo), “Di che talento sei”
condotto da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime in onda su RAI 1, “Suoni d’Estate”
di Elisabetta Grande su RAI Radio 1, “Chiambretti ore 10” di Piero Chiambretti
su RAI Radio 2 in collegamento telefonico con Morgan, ospiti a “Musicultura
Festival” condotto da Fabrizio Frizzi, ospiti a “Barone Rosso” di Red Ronnie in
onda su Roxy Bar TV.
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