Il giorno 6 ottobre alle ore 17 presso la sala
convegni della Caritas Diocesana di Matera-Irsina in Via Cappuccini 15 a
Matera, sarà inaugurata una mostra fotografica dal titolo «In un Altro Mondo: esperienza per mostrare com’è la vita in un
“altro mondo”».
convegni della Caritas Diocesana di Matera-Irsina in Via Cappuccini 15 a
Matera, sarà inaugurata una mostra fotografica dal titolo «In un Altro Mondo: esperienza per mostrare com’è la vita in un
“altro mondo”».
La mostra nasce dall’esperienza che Ivan
Agatiello di Montescaglioso, ha fatto come volontario nelle Filippine,
nell’ambito del progetto In Un Altro Mondo.
Agatiello di Montescaglioso, ha fatto come volontario nelle Filippine,
nell’ambito del progetto In Un Altro Mondo.
Il progetto IN UN ALTRO
MONDO, sostenuto dall’8X1000, è promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e
Caritas Italiana come un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani al
mondo del Vangelo vissuto attraverso l’aiuto al prossimo e alla solidarietà.
Attraverso questa esperienza di solidarietà da dedicare agli ultimi, ai
dimenticati, ai più fragili, i giovani volontari hanno l’occasione per guardare
finalmente il mondo con “occhiali nuovi” e adoperarsi per rendere la
vita dignitosa per i più deboli.
MONDO, sostenuto dall’8X1000, è promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e
Caritas Italiana come un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani al
mondo del Vangelo vissuto attraverso l’aiuto al prossimo e alla solidarietà.
Attraverso questa esperienza di solidarietà da dedicare agli ultimi, ai
dimenticati, ai più fragili, i giovani volontari hanno l’occasione per guardare
finalmente il mondo con “occhiali nuovi” e adoperarsi per rendere la
vita dignitosa per i più deboli.
Durante la sua permanenza a Roxas, nelle
Filippine, Ivan, che di professione fa il fotografo, ha realizzato un progetto
fotografico che ha intitolato ‘Barangay’.
Filippine, Ivan, che di professione fa il fotografo, ha realizzato un progetto
fotografico che ha intitolato ‘Barangay’.
Le foto, che Ivan ha scattato, sono ritratti
di uomini, donne e bambini che ha incontrato in quelle terre e che sono
testimoni dell’esperienza di Haiyan e, di conseguenza, dell’operato di Caritas
e dell’8×1000.
di uomini, donne e bambini che ha incontrato in quelle terre e che sono
testimoni dell’esperienza di Haiyan e, di conseguenza, dell’operato di Caritas
e dell’8×1000.
Le foto esposte, vere e proprie opere d’arte,
per chi volesse, sono in vendita. Il ricavato sarà inviato a Caritas Italiana e
investito in progetti di prossimità per le zone dalle quali è nata questa
esperienza.
per chi volesse, sono in vendita. Il ricavato sarà inviato a Caritas Italiana e
investito in progetti di prossimità per le zone dalle quali è nata questa
esperienza.
Ma per la Caritas realizzare un evento non può
essere un’esperienza fine a se stessa ma, in riferimento alla sua finalità
propria, deve essere un momento educativo e di riflessione.
essere un’esperienza fine a se stessa ma, in riferimento alla sua finalità
propria, deve essere un momento educativo e di riflessione.
Pertanto l’inaugurazione della mostra sarà
preceduta da una Tavola rotonda di riflessione, dal titolo “Ridurre le disuguaglianze: lotta alla povertà e sviluppo sostenibile”,
sul tema ambiente e povertà, a partire dalla Laudato Sii di Papa Francesco.
preceduta da una Tavola rotonda di riflessione, dal titolo “Ridurre le disuguaglianze: lotta alla povertà e sviluppo sostenibile”,
sul tema ambiente e povertà, a partire dalla Laudato Sii di Papa Francesco.
In questa Enciclica il Papa ben riferisce che
la terra, nostra casa comune, «protesta per il male che provochiamo a causa
dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo
cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a
saccheggiarla». Serve una «conversione ecologica». La salvaguardia
dell’ambiente non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri e dalla
soluzione dei problemi strutturali di un’economia che persegue soltanto il
profitto. «L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme»
colpendo i più deboli. Problemi che «non trovano spazio sufficiente nelle
agende del mondo». Per questo ricorda che «un vero approccio ecologico diventa
sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni
sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei
poveri».
la terra, nostra casa comune, «protesta per il male che provochiamo a causa
dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo
cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a
saccheggiarla». Serve una «conversione ecologica». La salvaguardia
dell’ambiente non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri e dalla
soluzione dei problemi strutturali di un’economia che persegue soltanto il
profitto. «L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme»
colpendo i più deboli. Problemi che «non trovano spazio sufficiente nelle
agende del mondo». Per questo ricorda che «un vero approccio ecologico diventa
sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni
sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei
poveri».
Partecipano alla Tavola rotonda:
–
Padre Giuseppe
Castronuovo – Frate della Comunità di Cristo Re in Matera
Padre Giuseppe
Castronuovo – Frate della Comunità di Cristo Re in Matera
–
Don Donato Giordano –
Superiore della Comunità di Picciano in Matera
Don Donato Giordano –
Superiore della Comunità di Picciano in Matera
–
Anna Maria Cammisa –
Direttore Caritas Diocesana Matera-Irsina
Anna Maria Cammisa –
Direttore Caritas Diocesana Matera-Irsina
–
Ivan Agatiello –
Fotografo e volontario “In un
Altro Mondo”
Ivan Agatiello –
Fotografo e volontario “In un
Altro Mondo”
–
Massimo
Pallottino – Area Internazionale di Caritas Italiana
Massimo
Pallottino – Area Internazionale di Caritas Italiana
Modera Beatrice Volpe – giornalista
Pubblicità