Domani, domenica 4 novembre, alle
ore 18,30 nel Santuario di San Francesco di Paola a Matera, l’arcivescovo di
Matera-Irsina mons. Antonio Caiazzo presiede la celebrazione eucaristia in
occasione del Rito di Consacrazione dell’Altare maggiore. Nel Santuario si
potrà ammirare la tela dell’Immacolata fresca di restauro e rientrata in chiesa
nei giorni scorsi.
ore 18,30 nel Santuario di San Francesco di Paola a Matera, l’arcivescovo di
Matera-Irsina mons. Antonio Caiazzo presiede la celebrazione eucaristia in
occasione del Rito di Consacrazione dell’Altare maggiore. Nel Santuario si
potrà ammirare la tela dell’Immacolata fresca di restauro e rientrata in chiesa
nei giorni scorsi.
L’importante opera è
situata sul secondo altare di destra ed è datata 1776 e fu commissionata da
Felice Losavio, un membro dell’Arciconfraternita di San Francesco di Paola, che
tra l’altro è raffigurato sulla stessa tela in basso a destra. La Madonna è
raffigurata col giglio in mano segno della sua purezza vergine, mentre con il
piede schiaccia la testa del serpente, che simboleggia Satana, il male. La
stessa Madonna è ubicata al di sopra del globo terrestre a indicare che è la
Madre dell’umanità. Attorno a lei il coro degli Angeli che inneggiano alla
Vergine. Il restauro è stato effettuato tra settembre e ottobre 2018 dalla
restauratrice greca Sofia Vakali. Il restauro ha permesso il recupero della
reale bellezza della stessa tela, riportata ai suoi originali colori, che una
patina col tempo aveva offuscato. Il costo del restauro è stato sponsorizzato
da una famiglia che frequenta il Santuario, a testimonianza della propria
profonda fede.
situata sul secondo altare di destra ed è datata 1776 e fu commissionata da
Felice Losavio, un membro dell’Arciconfraternita di San Francesco di Paola, che
tra l’altro è raffigurato sulla stessa tela in basso a destra. La Madonna è
raffigurata col giglio in mano segno della sua purezza vergine, mentre con il
piede schiaccia la testa del serpente, che simboleggia Satana, il male. La
stessa Madonna è ubicata al di sopra del globo terrestre a indicare che è la
Madre dell’umanità. Attorno a lei il coro degli Angeli che inneggiano alla
Vergine. Il restauro è stato effettuato tra settembre e ottobre 2018 dalla
restauratrice greca Sofia Vakali. Il restauro ha permesso il recupero della
reale bellezza della stessa tela, riportata ai suoi originali colori, che una
patina col tempo aveva offuscato. Il costo del restauro è stato sponsorizzato
da una famiglia che frequenta il Santuario, a testimonianza della propria
profonda fede.
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