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Matera, Comitato Genitori Bambini con bisogni speciali scrive a tutte le parti politiche perché sia data una soluzione definitiva che garantisca la continuità delle terapie dei bambini con disabilità

Non c’è ancora pace per circa 200 bambini con disabilità di Matera che necessitano di terapie riabilitative fondamentali. La vicenda ormai nota, infatti, ancora non è giunta ad un epilogo, e questa Pasqua si prospetta poco serena per queste famiglie che ancora vivono con il fiato sospeso. “Aspettiamo con ansia una soluzione definitiva e concreta, che scongiuri in modo risolutivo un nuovo possibile stop delle terapie. Le imminenti elezioni di fine aprile non possono e non devono incidere sull’impegno preso dalla Regione Basilicata a trovare misure efficaci che evitino per sempre nuove possibili interruzioni, che per i bambini sono devastanti”. Così i rappresentati del Comitato Genitori dei Bambini con disabilità di Matera rivolgono, ancora, il loro appello a tutte le parti coinvolte nella campagna elettorale indirizzando una lettera: all’attuale amministrazione, che vede nella ricandidatura del Presidente Bardi il proprio esponente; al candidato Piero Marrese, che già aveva espresso solidarietà alle famiglie chiedendo alla Regione una soluzione rapida della questione; e al candidato di Volt Eustachio Follia, il quale aveva sottoscritto una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere un intervento risolutivo. 

Dopo i numerosi appelli da parte delle famiglie, a inizio marzo la Regione Basilicata ha dato un primo riscontro concreto ai genitori dei bambini con disabilità coinvolti da mesi nella sospensione delle terapie, convocando un incontro tra le parti. Ne è risultata una immediata autorizzazione al Centro Rham, che eroga le terapie, a gestire con maggiore flessibilità il budget previsto per l’anno in corso. Tale misura ha sì consentito una temporanea ripresa delle terapie, ma ha di fatto solo posticipato il problema: se, infatti, non arriverà un definitivo aumento del budget annuale, ad ottobre 2024 le terapie saranno nuovamente sospese per mancanza di fondi. La Regione Basilicata, nella persona del Direttore del Dipartimento della Sanità, il Dott. Massimo Mancini, si è detta impegnata, allo scopo di scongiurare un ulteriore stop, ad avviare una analisi dei fabbisogni complessivi reali, che permetta una assegnazione congrua dei relativi tetti di spesa alle strutture riabilitative ex art.26. La ASM ha avviato una ricognizione a tale scopo, ed ha già mandato tutti i dati alla Regione affinché possa essere fatta quanto prima l’analisi dei fabbisogni, che stabilirà quanto erogare ad ogni struttura in modo di evitare sprechi ed indirizzare invece sufficienti fondi laddove necessari.

Le elezioni regionali però incombono, e le famiglie convivono con il timore che queste possano rappresentare un fattore negativo, assieme al tempo tiranno, nel vedere concretamente una fine a questa aberrante vicenda.

Riportiamo un estratto di quanto scritto:

La sospensione delle terapie ha rappresentato un momento davvero buio per tutta la nostra comunità, negando di fatto ai più fragili un diritto fondamentale, e ha rappresentato un gravissimo problema per molte famiglie: il dramma per alcuni genitori che non hanno potuto pagare le terapie privatamente e hanno visto svanire i progressi fatti faticosamente dai propri figli in mesi e anni di lavoro, genitori che hanno assistito impotenti alla regressione e al peggioramento delle condizioni fisiche, cognitive, emotive e comportamentali dei bambini non trattati, e hanno vissuto sulla propria pelle la solitudine derivante dall’abbandono da parte delle Istituzioni e l’odiosa discriminazione dei diritti dei bambini più fragili.

Ora, fino a quando tali diritti non saranno concretamente e definitivamente garantiti e messi in sicurezza, nessuno di noi è tutelato. È necessario che una aberrazione del genere non accada mai più, e non solo per le famiglie e i bambini coinvolti direttamente, ma per ogni futuro cittadino lucano, perché una reale e concreta inclusione dei bambini con disabilità è necessaria anche per la crescita personale, l’arricchimento emotivo, lo sviluppo morale e la partecipazione attiva di ogni bambino coinvolto.

Garantire il Diritto alla Salute dei bambini con disabilità, rappresenta una battaglia di civiltà che dovrebbe andare oltre le appartenenze politiche e le logiche che fino ad oggi hanno penalizzato la Basilicata e i suoi Figli.

Ciò che chiediamo, dunque, è che, alla luce delle imminenti Elezioni, si rinnovi concretamente il proprio impegno, accelerando quanto più possibile per la realizzazione di uno stato di diritto che tuteli i nostri figli, e che tale riforma strutturale relativa alle terapie ex art.26 dei minori, diventi un punto fermo ed imprescindibile del programma di governo.

Aspettiamo quindi di vedere quando le speranze di queste famiglie, e di tutta la comunità lucana, saranno finalmente trasformate in risposte concrete e definitive.

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