
Riportiamo da “MaterAnnali. Storia, eventi, curiosità e aneddoti”, Eustachio e Francesco Vinciguerra, Resiliens 2025 (pag. 296-297).
Matera è proclamata Civitas Maria
Dal “Vol. IV Registro Delibere di C. C. dal n. 179 del 1954 al n. 100 del 1956” – DELIBERAZIONI ORIGINALI – N. 218
«In continuazione della Seduta del 27 novembre 1954
Proclamazione della Città di Matera “Civitas Mariae”
Il Sindaco dà lettura dell’invito a lui rivolto da S. E. Rev.ma Mons. Giacomo Palombella – Arcivescovo di Matera – di leggere il 28 novembre, a chiusura dell’Anno Mariano, l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, regina Mundi.
«Nell’accogliere con deferente riconoscenza l’alto onore conferitomi, ho chiesto a S.E. l’Arcivescovo la Sua ambita approvazione affinché nella gloria di questo centenario mariano, Matera sia ufficialmente chiamata “Città di Maria” mediante deliberato del Consiglio Comunale e apposizione all’esterno del Palazzo Municipale di una targa marmorea con la scritta “Civitas Mariae”».
S. E. l’Arcivescovo in data 16 novembre ha così risposto: «Plaudo di gran cuore alla sua proposta di proclamare ufficialmente Matera “Città di Maria”. La Vergine benedica la sua iniziativa, che bene risponde alle esigenze delle nobili tradizioni mariane della città, da secoli irradiata dal sorriso della Vergine Bruna ed eloquentemente esprime il suo voto, che facciamo nostro, che l’Anno Mariano segni per Matera, come così bene scrive il suo primo cittadino, l’inizio di un rinnovato e infiammato fervore di fede, di opere e di amore».
Il Sindaco invita quindi il Consiglio a deliberare in merito. Il Consigliere Dott. Dello Iacovo (P.C.) dichiara per il suo gruppo di non aver nulla da obiettare. Ritiene però che la materia non sia di competenza del Consiglio. Pertanto il gruppo “Rinascita” si asterrà dalla votazione. Il Cons. Geom. Acito Eustachio (M.S.I.) si dichiara favorevole. In proposito esprime il desiderio che la Madonna della Bruna torni a chiamarsi come un tempo, Madonna di Matera. Dopo alcune precisazioni, il Sindaco sottopone all’approvazione del Consiglio Comunale la seguente proposta:
Il Consiglio Comunale, espressione del popolo materano che, attraverso i secoli, dimostrò nelle alterne vicende della sua storia, la propria costante devozione alla madre di Dio, invocando ancora e sempre da Lei nel dolce nome di Madonna della Bruna la protezione sulla nostra città soavità materna, riponendo in Lei ogni speranza per un mondo migliore permeato di umanità e comprensione, unito e affratellato nell’Evangelo, artefice della pace, della vera pace, risultante armoniosa dei valori degli uomini e degli stessi valori di Dio: a felice conclusione dell’Anno Mariano DELIBERA di proclamare Matera Città di Maria. Il Presidente dichiara approvata la proposta e proclama ufficialmente Matera Città di Maria”
La votazione in forma palese dà il seguente risultato: Votanti n. 35, Favorevoli n. 27, Contrari nessuno, Astenuti n. 8 (Bianco, Dello Iacovo, Guanti, Braia, Fiore, Montemurro, Scandiffio, Manicone). Il Presidente dichiara approvata la proposta e proclama ufficialmente Matera “Città di Maria” aggiungendo, negli atti ufficiali, a “Città di Matera, “Civitas Mariae”».
La proclamazione alla città dal balcone del Palazzo Municipale
«Cittadini! Con l’autorità conferitami dal popolo e con quella che a me deriva dalla precisa volontà espressa dai suoi legittimi rappresentanti, nel deliberato della Seduta Consiliare, indissolubilmente lego il nome di Matera a quello della Madre di Cristo, da secoli venerata col nome di Maria SS. della Bruna. In nome del Popolo che rappresento, solennemente PROCLAMO MATERA CIVITAS MARIAE» (M. Morelli, p. 331). Oltre agli applausi dei cittadini, ci fu lo «scoprimento della targa marmorea murata sul prospetto del Palazzo Comunale, con incise le parole augurali: Civitas Mariae» (M. Morelli, p. 331).
In copertina foto di Francesco Saverio Scalcione, archivio Pasquale Lamacchia
