giovedì, 31 Ottobre 2024

A Matera gli Stati Generali della diplomazia culturale

Il 5 novembre 2024, alle ore 12, nell’Auditorium Raffaele Gervasio di Matera, il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, on. Antonio Tajani, presiederà la sessione istituzionale degli Stati...

Pubblico in piedi, lunghi
applausi e due bis al concerto dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai
guidata mirabilmente da James Conlon, uno dei più autorevoli direttori al
mondo, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nella suggestiva cornice
della Cava del Sole.

Circa 2.500 persone hanno
accolto la “Sinfonia per l’Europa”, titolo del concerto pensato dallo stesso
Conlon che, non a caso, ha scelto tre compositori provenienti da tre dei paesi
fondatori dell’Unione Europea: Beethoven, Germania, Bizet, Francia, e Respighi,
Italia.

“Sono particolarmente
felice di dirigere questa orchestra nazionale per la prima volta in Basilicata,
la regione in cui sono nati due dei miei bisnonni”, ha detto il grande
direttore d’orchestra sul palco della Cava del Sole senza nascondere un pizzico
di emozione.

La serata è iniziata con
la Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 che lo stesso Beethoven avrebbe poi
definito come una delle sue creazioni più felici. Già dalle prime note il
direttore ha messo in mostra le sue qualità espressive muovendo i corpi sonori
dell’orchestra in una sorta di danza collettiva, precisa, cronometrica nei
tempi, ricca di sfumature dinamiche.

Una guida davvero
sapiente quella di James Conlon e un organico davvero coeso e con una lucida
compattezza sonora. Grazie anche alla disposizione degli strumenti
dell’orchestra che, a differenza di quella tipicamente americana, ha visto la
sezione dei violoncelli al centro, e i violini e le viole alla destra e alla
sinistra del direttore.

La serata è proseguita
con un’altra straordinaria interpretazione della famosissima Carmen di Georges
Bizet e si è conclusa con il poema sinfonico “Pini di Roma” con cui Ottorino
Respighi nel 1924 provò a descrivere le atmosfere che attraversavano alcuni
luoghi della Capitale, da Villa Borghese al Gianicolo alla via Appia.

Dopo i saluti del
direttore Conlon, i due bis: un omaggio alla Cavalleria Rusticana, considerato
che la versione integrale andrà in scena nei Sassi il 2 e il 3 agosto, e un
pezzo tratto da “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi.

Felice conclusione di una
giornata impegnativa per Colon che ieri mattina lo ha visto protagonista in una
delle “Lezioni materane di Rai Radio3” al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni”
di Matera.

“Provate a mettere –
ha spiegato il direttore davanti a una platea di allievi – bambini molto
piccoli in una foresta e fategli ascoltare Bach, Mozart, Beethoveen. E vedrete
che canteranno perfettamente i grandi classici. Il problema, almeno negli Stati
Uniti, è stato il taglio della formazione musicale nelle scuole negli anni 80.
Prima si studiava uno strumento, si partecipava ai cori, si ascoltavano i
classici. Oggi abbiamo persone di qualità a cui però è stata negata questa
opportunità di crescita culturale e intellettiva”.

Nell’illustrare il
programma del concerto Conlon aveva sottolineato come la forza e la bellezza
della musica siano nella sua capacità di creare legami tra le culture e i
popoli dei diversi paesi: “Beethoveen ha influenzato Verdi e Bizet. Non
dobbiamo farci limitare o influenzare dai confini. Io non mi occupo di politica
ma non mi piace quello che sta succedendo oggi negli Stati Uniti. Perché è in
totale contrapposizione a quella che è l’essenza della nostra storia, di un
Paese che nasce dalla cultura e dalla pratica dell’apertura”.

Oggi poi tappa al Comune
di Calvello dove il sindaco Anna Maria Falvella insieme a tutta la comunità gli
conferirà la cittadinanza onoraria. Nella circostanza gli saranno consegnate le
copie di tutti i documenti anagrafici dei suoi avi, fin al Settecento. Compreso
l’atto di nascita del bisnonno che gli ha trasmesso il gene e la passione per
la musica. Firmato dal trisavolo della sindaca, primo cittadino a metà
dell’Ottocento.

Il concerto di Colon ha
chiuso la settimana “Matera vista dalla luna” organizzata dalla Fondazione
Matera Basilicata 2019 per celebrare i 50 anni dalla missione Apollo 11.
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