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Domani 2 agosto, e poi anche dopodomani, 3 agosto, si aprirà il sipario sul progetto “Abitare l’opera” coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Teatro San Carlo di Napoli nell’ambito del programma di Matera Capitale europea della cultura del 2019. Un progetto diviso in due parti: il prologo “I sette peccati capitalisti” con inizio ore 18 da piazza San Pietro Barisano, e Cavalleria Rusticana, inizio alle ore 21, in piazza San Pietro Caveoso.
“Quello a cui assisteremo – ha detto stamane in conferenza stampa Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 – è una grande opera collettiva, già scritta nel dossier di candidatura e che oggi realizziamo nei Sassi rafforzando l’idea di Matera come principale luogo in Italia della produzione culturale e della co-creazione. Matera, infatti, si sta caratterizzando, per portare persone di straordinaria qualità, come il regista Giorgio Barberio Corsetti, e progetti capaci di coinvolgere attivamente i cittadini. Siamo orgogliosi di aver mantenuto un’altra promessa. Abitare l’opera è un nuovo importante traguardo raggiunto con il quale manteniamo un altro impegno preso di fronte alla Commissione europea e di fronte alla comunità internazionale, nazionale e lucana”.
Per la manager culturale della Fondazione, Ariane Bieou, siamo davanti a una giornata cruciale. “Una delle città più antiche d’Europa si unisce a uno dei teatri più antichi d’Europa per proporre un progetto che guarda al futuro. Ci siamo visti la prima volta due anni fa e oggi siamo qui a presentare una delle punte di diamante del programma culturale di Matera 2019. Matera diventa così non una location, ma uno spazio che fa parte dello spettacolo, uno spazio in cui pubblico, attori, cittadini, si muovono insieme. Abitare l’opera è questo, uno spazio in cui la vita quotidiana si integra con gli interventi artistici”.
“L’idea di rappresentare la cavalleria rusticana – ha detto il regista Giorgio Barberio Corsetti – è nata con il desiderio di coinvolgere i cittadini, non come figuranti, ma come parte integrante dello spettacolo interpretando i cori. Abbiamo lavorato sulle canzoni popolari, non trattandole come elementi folcloristici, ma come elementi di musica pura, creando una sorta di contrasto fra i 7 peccati capitalisti che parlano di oggi e la musica antica di questa città. Si tratta di sette quadri espositivi che raccontano alcuni dei principali mali del nostro tempo, ma riletti in versione poetica. E’ un racconto che avviene seguendo un angelo e un diavolo, due marionette giganti, mentre un gruppo di 20 attori e danzatori creano 7 quadri supportati dal coro composto da una cinquantina di cittadini materani. E vi assicuro che la forza emotiva è potentissima e si capisce come la musica non solo trasmette una grande emozione vocalmente, ma anche interiormente”.
“Voglio sottolineare – ha detto la sovrintendente del Teatro San Carlo, Rosanna Purchia – la grande collaborazione fra squadre diverse che hanno creduto, anche nei momenti più difficili, a questo progetto. Parlo delle squadre che lavorano con il regista, quelle del San Carlo e quelle della Fondazione. Insieme facciamo un unico grande gruppo di lavoro che non può disperdersi dopo la cavalleria. In questo viaggio abbiamo incontrato dei partner straordinari che hanno creduto come noi in Abitare l’opera come Rai com”.
Grazie a Rai com “Cavalleria rusticana” andrà in onda in diretta differita il 3 agosto alle 21.15 su Rai5, con introduzione alle 20.45. “Cavalleria rusticana” è un progetto di coproduzione di Rai Com con Rsi, che diffonderà il segnale su tutta la Svizzera, e Artè, che trasmetterà l’evento in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d’oltremare. L’opera sarà presentata anche sulla piattaforma Ebu per le TV Europee associate e da metà agosto in Giappone, Ungheria, Slovenia e Grecia. Tra il 2019 e il 2020 “Cavalleria rusticana” verrà distribuita nei cinema in Europa, Corea, Stati Uniti e America Latina, dalla primavera del 2020 sarà invece disponibile in DVD. Inoltre sarà trasmessa in diretta facebook sulla pagina di Matera 2019 sempre il 3 agosto alle 20.45
A spiegare la organizzazione dell’evento che andrà in scena sia il 2 che il 3 agosto agli stessi orari, Agostino Riitano, Project manager supervisor Area cultura della Fondazione. “Il prologo inizierà alle ore 18 da piazza San Pietro Barisano. Per partecipare al corteo sarà indispensabile avere il passaporto per Matera 2019 e la prenotazione. Il corteo, composto da massimo 500 persone si muoverà verso porta pistola scendendo da via d’Addozio e fermandosi in sette punti dell’itinerario. La conclusione del prologo è prevista intorno alle 19.30. La Cavalleria rusticana, invece, inizierà alle ore 21. E i varchi di accesso saranno su via Bruno Buozzi, angolo piazza San Pietro Caveoso, e a Porta Pistola. Lo spettacolo, che durerà un’ora, potrà contenere massimo 1000 persone. Non ci sono posti a sedere. Anche in questo caso bisognerà avere passaporto per Matera 2019 e prenotazione”.
A chiudere la conferenza stampa il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce: “Anche con questo progetto mettiamo a disposizione della scena creativa lucana e del Sud produzioni europee. Con Abitare l’opera i Sassi non sono una location come avviene nelle produzioni cinematografiche, ma diventano un luogo che si racconta nel quale recita la città e recitano i cittadini. Lanciammo la sfida nel 2009 e dentro quella sfida generale si collocano altre sfide. E questo è un grande traguardo che ci rimanda allo sforzo compiuto in questi anni. Finalmente abbiamo spostato nel sud Italia l’impegno del passaggio dal consumo culturale alla produzione culturale”.
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