Entra nel vivo #ioleggoperché, il progetto nazionale di educazione e promozione della lettura organizzato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Numeri da record per la nona edizione, in...
Ci saranno anche i
cittadini materani al rito annuale della commemorazione della morte di Dante (foto Nicola Baldazzi) il
prossimo 9 settembre a Ravenna.
cittadini materani al rito annuale della commemorazione della morte di Dante (foto Nicola Baldazzi) il
prossimo 9 settembre a Ravenna.
All’interno del programma
di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, la comunità materana sarà
infatti coinvolta nella creazione di “Purgatorio – Chiamata Pubblica per la
Divina Commedia” di Dante Alighieri, coprodotto da Fondazione Ravenna
Manifestazioni e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con il
Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e IAC – Centro Arti Integrate di Matera.
di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, la comunità materana sarà
infatti coinvolta nella creazione di “Purgatorio – Chiamata Pubblica per la
Divina Commedia” di Dante Alighieri, coprodotto da Fondazione Ravenna
Manifestazioni e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con il
Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e IAC – Centro Arti Integrate di Matera.
Realizzato all’interno
del grande progetto “La Divina Commedia 2017-2021” di Marco Martinelli e
Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, il “Purgatorio”, che ha al
centro il tema della ‘redenzione’ di Dante nel superare la vergogna, debutterà
a Matera con una quindicina di recite fra la fine di maggio e gli inizi di
giugno 2019 attraverso cui la città potrà ridiscutersi coralmente e sanare il
drastico passaggio da essere stato luogo di vergogna nazionale negli anni ’50 a
sito Unesco e Capitale Europea della Cultura. Attraversando luoghi cardine
della città, ricostruirà un vivere collettivo della cultura cittadina.
Matera diverrà “palcoscenico urbano”, articolato nei suoi differenti
spazi così che il poema diventi voce per tutti, per far risuonare la voce di
tutti.
del grande progetto “La Divina Commedia 2017-2021” di Marco Martinelli e
Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, il “Purgatorio”, che ha al
centro il tema della ‘redenzione’ di Dante nel superare la vergogna, debutterà
a Matera con una quindicina di recite fra la fine di maggio e gli inizi di
giugno 2019 attraverso cui la città potrà ridiscutersi coralmente e sanare il
drastico passaggio da essere stato luogo di vergogna nazionale negli anni ’50 a
sito Unesco e Capitale Europea della Cultura. Attraversando luoghi cardine
della città, ricostruirà un vivere collettivo della cultura cittadina.
Matera diverrà “palcoscenico urbano”, articolato nei suoi differenti
spazi così che il poema diventi voce per tutti, per far risuonare la voce di
tutti.
Tale iniziativa fa
seguito all’ esperienza di successo dell’allestimento di “Inferno –
Chiamata Pubblica per la Divina Commedia” di Dante Alighieri (ideazione,
direzione artistica e regia Martinelli e Montanari, produzione Ravenna Festival
in coproduzione con Teatro delle Albe/ Ravenna Teatro) realizzata a
Ravenna nel 2017 e alla quale hanno preso parte anche alcuni cittadini
materani. Dalla fine di ottobre 2018, Martinelli e Montanari e gli attori del
Teatro delle Albe incontreranno i cittadini materani per iniziare il ‘viaggio’
di Matera verso il “Purgatorio”.
seguito all’ esperienza di successo dell’allestimento di “Inferno –
Chiamata Pubblica per la Divina Commedia” di Dante Alighieri (ideazione,
direzione artistica e regia Martinelli e Montanari, produzione Ravenna Festival
in coproduzione con Teatro delle Albe/ Ravenna Teatro) realizzata a
Ravenna nel 2017 e alla quale hanno preso parte anche alcuni cittadini
materani. Dalla fine di ottobre 2018, Martinelli e Montanari e gli attori del
Teatro delle Albe incontreranno i cittadini materani per iniziare il ‘viaggio’
di Matera verso il “Purgatorio”.
Come primo atto di questo
percorso, la comunità materana sarà coinvolta nel ‘rito’ annuale della
commemorazione della morte di Dante a Ravenna, che si terrà il 9 settembre
2018. In tale occasione verrà anche firmato il protocollo d’intesa tra la città
di Ravenna, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la città di Matera Capitale
Europea della Cultura 2019.
percorso, la comunità materana sarà coinvolta nel ‘rito’ annuale della
commemorazione della morte di Dante a Ravenna, che si terrà il 9 settembre
2018. In tale occasione verrà anche firmato il protocollo d’intesa tra la città
di Ravenna, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la città di Matera Capitale
Europea della Cultura 2019.
La Fondazione
Matera-Basilicata 2019 mette a disposizione un autobus per partecipare alla
cerimonia a Ravenna, durante la quale i cittadini materani presenti saranno
coinvolti nell’azione corale della commemorazione, diretta da Marco Martinelli
ed Ermanna Montanari. L’autobus partirà da Matera nella mattinata dell’8
settembre e farà rientro nella serata del 9 settembre. Il viaggio è comprensivo
di alloggio.
Matera-Basilicata 2019 mette a disposizione un autobus per partecipare alla
cerimonia a Ravenna, durante la quale i cittadini materani presenti saranno
coinvolti nell’azione corale della commemorazione, diretta da Marco Martinelli
ed Ermanna Montanari. L’autobus partirà da Matera nella mattinata dell’8
settembre e farà rientro nella serata del 9 settembre. Il viaggio è comprensivo
di alloggio.
E’ possibile fare
richiesta di partecipazione scrivendo una mail con le proprie generalità e
contatti all’indirizzo sviluppo@matera-basilicata2019.it, entro il 5 settembre
2018.
richiesta di partecipazione scrivendo una mail con le proprie generalità e
contatti all’indirizzo sviluppo@matera-basilicata2019.it, entro il 5 settembre
2018.
«La chiave con la quale
tradurremo il “trasumanar” dantesco in termini scenici – spiegano
Martinelli e Montanari – sarà pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione
medievale e di teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij. La sostanza da
cui si è partiti è il riconoscersi tra artisti e cittadini in una creazione
comune, radicalmente democratica perché ci mette tutti nello stesso cerchio e
altamente aristocratica perché i percorsi artistici realizzati negli anni hanno
il loro giusto peso. Un fecondo paradosso politico e spirituale.»
tradurremo il “trasumanar” dantesco in termini scenici – spiegano
Martinelli e Montanari – sarà pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione
medievale e di teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij. La sostanza da
cui si è partiti è il riconoscersi tra artisti e cittadini in una creazione
comune, radicalmente democratica perché ci mette tutti nello stesso cerchio e
altamente aristocratica perché i percorsi artistici realizzati negli anni hanno
il loro giusto peso. Un fecondo paradosso politico e spirituale.»
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