Parte da Genova la roadmap di presentazione del libro d’artista Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, Argentina, 1973), Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories edito da Nero Edizioni, in un progetto promosso da Fondazione Matera Basilicata 2019. Primo appuntamento nel Teatrino di Palazzo Ducale alle ore 16.30 di sabato 30 novembre. Alla presentazione, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Studio Tomàs Saraceno e Nero Edizioni, interverranno la direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa, la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019 Rita Orlando, l’artista Tomàs Saraceno, l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua, fra gli autori del volume, l’artista-apicoltore Alberto Pesavento e Valerio Mannucci di Nero Edizioni. A seguire, sarà inaugurata la mostra Anima-le di Tomàs Saraceno presso Pinksummer Contemporary Art.
“Moltissime sono le persone”, spiega Rita Orlando, direttrice generale Fondazione Matera Basilicata 2019, “che hanno reso possibile questo progetto, con ruoli e in tempi diversi, nell’arco dei quasi dieci anni che sono intercorsi tra il primo incontro con Tomás Saraceno a Berlino fino all’inaugurazione del 2023. Attraverso un lavoro di tessitura paziente, abbiamo realizzato la nostra rete per donare alla città un’opera importante, necessaria per ritornare a un rapporto armonico con la Natura e con il pianeta, nell’era dell’Antropocene che rischia di spezzare un equilibrio millenario. Life(s) of Webs: arachnophobias, arachnophilias, and other stories, insieme a questo volume, è il segno della cultura che vuole prendersi la responsabilità della cura, perché è solo attraverso essa che potremo ricostruire una società più giusta per tutti gli esseri viventi”.
“Sono felice”, è il commento di Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, “di poter presentare a Genova quest’importante pubblicazione di Tomás Saraceno legata tra le altre anche alla mostra aperta nel 2014 a Villa Croce: Cosmic Jive, the spider sessions; una mostra che mi ha profondamente segnato mostrandomi come interagire in maniera nuova e inaspettata con il pubblico seguendo le trame delle tele dei diversi ragni con cui abbiamo convissuto per diversi mesi”.
Il libro, realizzato per l’opera permanente Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories concepita per la città di Matera dall’artista Tomás Saraceno, viene presentato a un anno di distanza dalla sua inaugurazione, avvenuta a novembre 2023. Realizzata nell’ambito della programmazione dedicata al rapporto fra l’arte e le emergenze della contemporaneità e grazie ad una collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019 con i Musei nazionali di Matera, l’opera trova sede nella Chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi a Matera.
Un lavoro che ha avuto una lunghissima genesi, a cominciare dal 2014 quando il concept artistico venne inserito all’interno del dossier di candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, approdato poi nella realizzazione di un’installazione permanente che trae ispirazione dalla storia secolare e dall’intrinseco valore spirituale della città di Matera: un confessionale laico nel quale, al posto del sacerdote, sono state collocate delle ragnatele con l’intento di condividere la saggezza ancestrale dei ragni che le hanno tessute e invitare l’essere umano a mettere in discussione il suo rapporto con la natura.
“La ricerca sull’aracnofilia”, spiega infatti l’artista nel volume, “ha contribuito alla disciplina scientifica relativamente nuova della biotremologia: lo studio della comunicazione vibrazionale negli animali. Dopo molti anni di sviluppo e di sperimentazione, siamo stati in grado di costruire microfoni specializzati, ipersensibili, che ci hanno permesso di partecipare a un dialogo vibrazionale di ragni/ragnatele precedentemente non udibile. Con questa stessa tecnologia vengono trasmesse le vibrazioni ai visitatori che entrano nella cabina confessionale collocata qui a Matera. È un invito all’umanità̀ a porsi in ascolto: gli invertebrati rappresentano il novantacinque per cento di tutti gli animali del pianeta, eppure sono minacciati di estinzione – un evento che metterebbe a repentaglio tutte le vite sulla Terra. Allo stesso modo, le culture indigene, che da tempo rispettano la saggezza dei ragni, si prendono cura dell’ottanta percento della biodiversità̀ della Terra, ma rappresentano solo il cinque percento della sua popolazione. Quando, attraverso la comunità̀ dell’Aracnofilia, chiediamo alle persone di rinunciare all’aracnofobia, è un appello a considerare la vita attraverso tutte le sue reti; a tessere insieme modi di vivere che non distruggano l’ambiente, ma che lavorino verso società̀ per tutti, più̀ giuste, ecosociali, inter-e intraspecie”.
Il percorso di ricerca avviato con quest’opera, che si colloca all’interno del più ampio progetto di Saraceno sull’Arachnophilia, è confluito nell’omonimo libro d’artista pubblicato da Nero Edizioni.
Nel volume, caratterizzato da un approccio multidisciplinare tipico della ricerca artistica di Saraceno, sono raccolti i contributi di esperti provenienti da settori diversi, insieme a quelli dell’artista stesso, della Fondazione Matera Basilicata 2019 e dei Musei nazionali di Matera: la scienziata Laura Tripaldi, la sociosemiologa, curatrice, scrittrice e ricercatrice Claudia Attimonelli, l’antropologo David Zeitlyn, il filologo musicale, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera, l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua.
Tomás Saraceno (nato nel 1973) è un artista argentino con base a Berlino i cui progetti dialogano con le forme di vita e di formazione della vita, ripensando i fili dominanti della conoscenza e riconoscendo come diversi modi di essere impegnino una molteplicità di vibrazioni nella Rete della Vita. Per oltre due decenni, Saraceno ha lavorato con comunità locali, ricercatori scientifici e istituzioni in tutto il mondo e ha attivato progetti collettivi interdisciplinari e open-source, tra cui il Museo Aero Solar (2007-), la Fondazione Aerocene (2015-) e Arachnophilia, verso una società libera dalle emissioni di carbonio, per una giustizia climatica intra e inter-specie. Saraceno è stato protagonista di mostre personali e installazioni permanenti in musei e istituzioni internazionali, tra cui The Serpentine Gallery, Londra (2023), The Shed, New York (2022), Palais de Tokyo, Parigi (2018); Museo de Arte Moderno, Buenos Aires (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Ständehaus, Dusseldorf (2013); Metropolitan Museum of Art, New York (2012); Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart, Berlino (2011). Saraceno ha partecipato a numerosi festival e biennali, tra cui la 17a Biennale di Architettura di Venezia (2020) e la 53a e 58a Biennale di Venezia (2009, 2019).
Foto in copertina Amedeo Benestante