
Immaginate di essere sottoposti a un test nel quale sono presentate immagini ora raccapriccianti ora neutre in successione casuale e, ancor prima di vedere l’immagine angosciante, voi provaste già una sensazione sgradevole. Inspiegabile? No per la noetica, scienza di frontiera che indaga l’influenza dell’intelletto sulla materia, secondo la quale il pensiero e la coscienza esercitano una influenza diretta sulla realtà fisica: in pratica, nel caso del test, il vostro stato d’animo anticiperebbe ciò che voi effettivamente osserverete.
È proprio la noetica, teoria suggestiva ma priva di fondamento scientifico, la traccia de L’ultimo segreto (Rizzoli, traduzione di Annamaria Raffo e Roberta Scarabelli), il nuovo libro dello scrittore di bestseller internazionali (Il Codice da Vinci, Inferno, Il simbolo perduto, Angeli e demoni, La verità del ghiaccio, Crypto e Origin, che hanno venduto oltre 220 milioni di copie) Dan Brown uscito un contemporanea mondiale in 17 Stati.
Siamo a Praga dove la studiosa Katherine Solomon, esperta di noetica, deve tenere una conferenza. È stata invitata da Brigita Gessner, scienziata e curatrice di un laboratorio sperimentale che porta avanti ricerche sensazionali. Katherine è accompagnata dal professor Robert Langdon, con cui, dopo anni di amicizia, ha iniziato una relazione sentimentale. Sono giorni di spensieratezza e passione, nella suite del Four Season. Lei è una relatrice che cattura il pubblico, a maggior ragione lo fa affrontando un argomento controverso, eppure è bravissima e quella conferenza le serve per lanciare il suo libro, dalla trama top secret (basti pensare che l’editore ha “blindato” la copia sul pc). Il giorno dopo la conferenza ha appuntamento con la Gessner per visitare il laboratorio ma Katherine scompare. Robert, in contemporanea, incrocia sul ponte Carlo una donna che sembra in trance e che si porta dietro un terribile odore di morte: sembra la personificazione dell’incubo che proprio quella mattina gli ha raccontato Katherine. Preso dal panico, Robert compie un’azione sconsiderata che mette sulle sue tracce l’UZSI, il sistema di intelligence estera ceco e allerta l’Ambasciata americana. Nelle stesse ore a New York, nella Random House Tower dove i manoscritti di prossima uscita sono editati e salvati su server criptati (con un backup in una struttura del Maryland), la bozza di Katherine viene distrutta da una misteriosa organizzazione senza scrupoli.
In un vortice di situazioni e personaggi – tra cui un inquietante Golem, figura mitica di derivazione cabalistica, che rappresenta un “essere informe” – si dipana una trama fittissima che per 800 pagine non perde mai vigore.
Grazie alle descrizioni minuziose e ai rimandi storici, il fascino ombroso di Praga risalta in ogni angolo: per ciascun luogo o monumento c’è quasi un “fermo immagine” letterario.
Suggestiva la nuova concezione della mente, una visione che può regalare un futuro diverso all’umanità ma che potrebbe, anche, diventare un’arma dall’impatto devastante. Dall’epigrafe di Nikola Tesla: “Quando la scienza inizierà a studiare i fenomeni non fisici, farà più progressi in un decennio che in tutti i secoli precedenti”.
Rossella Montemurro
