Alex vive di espedienti e riesce sempre a intrufolarsi nelle vite dorate degli altri. Ha 22 anni, un bel corpo, tanta faccia tosta. Ed è così che si ritrova nella villa sull’oceano di Simon, un uomo molto più grande di lei che la tratta come un trofeo da esibire durante cene con esponenti dell’alta società e la riempie di abiti firmati e gioielli. Accanto a Simon, è come se Alex avesse vinto la lotteria. Può dimenticare l’appartamento che divide con altri ragazzi – sono mesi che non paga l’affitto e ormai i coinquilini hanno capito che è stata lei a rubare un bel po’ di cose, da oggetti personali a farmaci – e può mettere una pietra sopra all’insistenza sinistra di Dom, che la tormenta con telefonate e messaggi.
Cosa potrebbe intaccare questa sua posizione così invidiabile? Qualche bicchiere di troppo, un tuffo in piscina – brilla e completamente vestita – con il giovane e aitante compagno dell’attempata padrona di casa, durante l’ennesimo party alla quale lei e Simon sono stati invitati. Con l’aplomb che lo caratterizza, senza scenate, Simon la invita ad andar via. Non si lascia impietosire dai tentativi di Alex, lei spera in uno spiraglio, chissà, tra qualche giorno quando ci sarà il party organizzato proprio da Simon, magari ridimensionerà tutto.
L’ospite (Einaudi, traduzione di Monica Pareschi) è il ritratto conturbante di una ragazza che non si sa quanto sia geniale e quanto diabolica. Alex non si fa scrupoli, sembra non avere una morale che non sia quella del proprio tornaconto. Ha la capacità di insinuarsi ovunque, nelle situazioni limite come in quelle più edulcorate. È sempre a suo agio, è camaleontica, si adatta. Può dormire in letti da battaglia, sporchi, accanto a sconosciuti e tuffarsi in acque torbide e magari a distanza di poche ore è in ville mozzafiato, circondata dal lusso. È scaltra, cade sempre in piedi, non si dà per vinta fin quando non ottiene ciò che vuole. Spesso la via d’uscita, la soluzione a un problema le arriva senza che neanche si sforzi a cercarlo. Leggere L’ospite è un continuo oscillare vorticosamente, una corsa sulle montagne russe, una full immersion nell’arte della metamorfosi, dell’inganno come stile di vita. Proprio come ha affermato Megan Nolan, “un romanzo che cattura e lascia con il fiato sospeso”.
Dopo Le ragazze Emma Cline si conferma come una delle migliori scrittrici contemporanee: il suo stile è in grado di trasmettere una costante tensione emotiva.
L’Autrice è nata in California. Le ragazze, il suo primo romanzo (Einaudi 2016 e 2017), è stato un caso editoriale planetario. Sempre per Einaudi ha pubblicato la novella Harvey (2020) e la raccolta di racconti Daddy (2021).
Rossella Montemurro