Riceviamo e pubblichiamo dal dott. Erasmo Bitetti - SIMG (Società Italiana di Medicina Generale): Era il 18 marzo 2017 quando l'allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin annunciava un “passaggio storico per la Sanità italiana”: l'aggiornamento, dopo 16 anni,...
Continua senza sosta l’attività culturale e religiosa dell’Associazione Fede e Tradizione che nella chiesa rupestre Santa Maria di Armenis a Matera ha allestito una mostra di cimeli dei carri delle passate edizioni della festa della Bruna e un caratteristico presepe utilizzando alcuni cimeli della ricca collezione dei fratelli Rubino.
Ha visitato la mostra e il presepe, ieri pomeriggio, Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio – già vescovo della Diocesi di Matera-Irsina, nonché vescovo metropolita di Potenza, Muro Lucano, Marsico Nuovo – che ha espresso lusinghieri apprezzamenti sul lavoro e sull’impegno dei rappresentanti della neonata Associazione rappresentata nell’occasione dal presidente Marco Rubino e dal presidente onorario Mimì Andrisani.
L’Associazione ha inoltre organizzato un incontro dibattito a cui hanno partecipato gli ex sindaci di Matera Saverio Acito, Salvatore Adduce, Raffaello de Ruggieri e Domenico Bennardi, nonché il consigliere regionale Nicola Morea e gli ex assessori comunali Angela Mazzone e Lucia Gaudiano i quali hanno sottolineato l’importanza del volontariato espresso dall’Associazione, impegnata ad essere “locomotiva di immagine” per la cittadinanza materana e per i tanti turisti e visitatori che vengono ad ammirare la folgorante bellezza della città dei Sassi.
Ha concluso i lavori su Eccellenza Monsignor Ligorio, il quale commosso ha ricordato gli anni trascorsi a Matera sottolineando l’accoglienza e la laboriosità del popolo materano ed elogiando l’impegno dell’Associazione come segno tangibile di questa virtù virtuosa operosità.
Tutti i partecipanti, poi, hanno assistito al racconto “Venit” di Meta Teatro ove si racconta il messaggio del presepe che San Francesco realizzò a Greccio nel 1223 che contrasta con quanto espresso attualmente dall’effimero della modernità.