sabato, 21 Dicembre 2024

Il prof. Incampo e la leggenda della stella di Natale

Vorrei iniziare questa mia riflessione sul Natale raccontandovi una leggenda messicana: “La leggenda della stella di Natale”. “In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Quando venne la notte di Natale, tutti andarono in chiesa con un piccolo...

Delicato, onirico,
impalpabile: può essere definito così “L’après-midi d’un foehn”, andato in
scena  nel Grand Chapiteau per la
programmazione di Circus+ tra gli eventi promossi dalla Fondazione
Matera-Basilicata 2019.

Una suggestione continua,
iniziata fin dai primi passi del pubblico verso una scatola nera, in penombra
all’interno, con un il palco circondato da un dispositivo di ventilazione.
Sulla scena c’è una donna, inginocchiata, avvolta da una mantella nera. Con
gesti lenti e ipnotici le sue mani modelleranno alcune buste di plastica dando
vita a veri e propri burattini che “dirigerà” in una danza particolare accompagnata
dalle note di Claude Debussy. Le forbici, un bastone e un ombrello saranno gli
unici strumenti con i quali accompagnerà gli insoliti ballerini, mossi dal
vento.

Originale e molto ben
curato, “L’après-midi d’un foehn” ha entusiasmato i bambini e ha affascinato
gli adulti, strappando applausi meritatissimi.

Lo spettacolo è firmato
da Phia Menard della Compagnia Non Nova. La Menard è un’artista francese.
Folgorata dall’incontro con Jerome Thomas, a vent’anni, nel 1991, scopre che la
sua vocazione per le arti performative è orientata verso la giocoleria, un
grimaldello che le permetterà di aprire molte porte. Vent’anni fa, nel 1998, dà
vita alla compagnia Non Nova, con cui esprime il suo talento di autrice e di
regista.

Rossella
Montemurro
Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap