È da Festa di famiglia (Sperling&Kupfer), il primo romanzo della quadrilogia di Sveva Casati Modignani che le quattro inseparabili amiche ci fanno emozionare, sognare, commuovere.
Abbiamo seguito gli alti e bassi delle vite di Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole, tra compagni, figli, matrimoni, divorzi. Tanto amore, sentimenti ma anche lacrime e colpi di scena. Come l’incipit, emotivamente forte, di La vita è bella, nonostante (Sperling&Kupfer), l’ultimo (purtroppo) capitolo. Carlotta, dalla vita dorata, deve misurarsi con un lutto inaspettato e devastante. Le amiche non faranno mancare tutto il loro appoggio, proteggendo e infondendo speranza a lei e alla piccola.
Sembra ormai di conoscerle bene queste quattro donne dell’alta borghesia milanese, sempre compite, raffinate, così lontane dallo stereotipo contemporaneo malgrado siano immerse nella nostra realtà. Merito della penna delicata di Sveva Casati Modignani che non si è mai adattata ai tempi preferendo la qualità, la dolcezza, la sensibilità ai toni privi di garbo e più commerciali.
Sono ormai alle soglie dei cinquant’anni ma sempre piene di vita, pronte ad affrontare gli scossoni, boa di salvataggio l’una per l’altra quando il mare è in tempesta. Carlotta, sopraffatta da una burrasca davvero forte, trova soprattutto in Maria Sole la sua àncora. Lei, che ha coronato il sogno di aprire un asilo nido, sta costruendo un nuovo equilibrio famigliare. Andreina, invece, è piena di dubbi, combattuta tra il rivelare, finalmente, al suo amante americano, la presenza di Viviana o meno. Se è stata drastica nella sua scelta iniziale, inizia a riflettere seriamente sull’opportunità di privare la bambina di un padre. Gloria, invece, sta rivalutando il suo amore per Sergio, il compagno di sempre. Per tutte loro, in pieno stile Casati Modignani, ci sarà un finale sorprendente.
Molto belle anche le pagine del romanzo che parlano della vita di Ermellina, la mamma di Carlotta: un tuffo nel passato in una storia che svela – e forse prova a giustificare – il perché di tutte le spigolosità di Ermellina.
Sveva Casati Modignani è uno pseudonimo dietro il quale sono celati i coniugi Bice Cairati (Milano 13 luglio 1938) e Nullo Cantaroni (Milano 27 agosto 1928 – 29 dicembre 2004). Bice ha continuato a usare il nom de plume anche dopo la morte del marito, dando seguito a una produzione letteraria di grande successo che prosegue dal 1981. Tutti i libri da quell’anno in poi sono stati editi da Sperling & Kupfer, tranne Il diavolo e la rossumata – con ricordi autobiografici di Bice – che pubblicato da Mondadori nel 2012, seguito da Il bacio di Giuda (2014) e Un battito d’ali (2017), terzo volume della serie. Tra i suoi romanzi ricordiamo Anna dagli occhi verdi (1981), suo esordio, Lezione di tango (1998), 6 aprile ’96 (2003), Qualcosa di buono (2004), Palazzo Sogliano (2013), La moglie magica (2014), Dieci e lode (2016), Festa di famiglia (2017) e Suite 405 (2018), Segreti e ipocrisie (2019) e Il falco (2020) e L’amore fa miracoli (2021).
Rossella Montemurro