“Ho 53 anni e mi rendo perfettamente conto di cosa ho perso invecchiando. Ma sono anche consapevole di tutto ciò che ho invece acquisito. E non parlo solo dell’esperienza, della cultura, della stabilità economica o di una qualche forma di saggezza o pacatezza che si è soliti attribuire a chi non è più giovanissimo. Quello che fa davvero la differenza è la libertà. Libertà di essere me stessa senza compromessi, perché non servono più le pose giovanili che fanno dire (e purtroppo in alcuni casi anche fare) un sacco di stupidaggini; non serve essere simpatica per avere amiche o fidanzati; non serve sentirsi parte di qualcosa, che sia una fede religiosa o politica, una tifoseria, un fan club. Non serve dover dimostrare più nulla a nessuno. Ci sono solo io e il tempo che mi rimane: che sia poco o ancora lungo, sarà un tempo per me”.
La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli) di Antonella Viola, l’immunologa che abbiamo conosciuto durante la pandemia, è un libro a metà tra saggio e divulgazione scientifica nel quale però l’autrice non esita a parlare anche della propria esperienza personale dando così ancora più rilevanza e interesse a una tematica che mai come ora occupa un posto di rilievo. Da un lato il desiderio, per tanti di noi, di avere l’elisir di lunga vita, dall’altro la consapevolezza che vivere a lungo deve anche e soprattutto coincidere con vivere bene: “Non si può respingere il tempo che passa, ma si può accoglierlo con la giusta postura. Per essere longevi in modo sostenibile”.
Forte della sua competenza in materia, la dottoressa Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. Quindi, illustra le teorie dell’invecchiamento, il rapporto tra corpo e alimentazione, l’importanza dell’attività fisica, la prevenzione, la differenza della modalità di invecchiamento tra i due sessi. La sua è una disanima colta – la bibliografia è molto vasta – ma illustrata in modo semplice. Grazie a lei scopriamo non solo le teorie scientifiche, anche le false teorie e il surplus di diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo, a conferma di quanto sia sentito questo passaggio obbligato della nostra vita spesso non accettato con serenità.
Con uno stile diretto, la dottoressa Viola sottolinea come non tutti i segni legati all’invecchiamento siano deleteri per la nostra salute. I capelli bianchi non rappresentano un problema di salute, né ci rendono meno forti. Lo stesso vale per le rughe. E noi spesso impieghiamo più tempo e più risorse a tentare di nascondere questi segni innocui piuttosto che a mantenere i muscoli forti o il cuore sano. Trovare il nostro equilibrio significa concentrarsi sulla prevenzione e sui segni disfunzionali, imparando a non respingere il tempo, ma ad accoglierlo.
Antonella Viola è un’immunologa, docente e autrice italiana. Ha lavorato come professoressa ordinaria di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova e come direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica (Irp-Città della Speranza). Fa parte del comitato scientifico della Fondazione ONDA (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) e del consiglio direttivo del Centro Elena Cornaro per gli studi di genere dell’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni si ricorda: Danzare nella tempesta (Feltrinelli, 2021), Il cibo buono. C’è più gusto a nutrirsi bene (Gribaudo, 2022) scritto insieme a Daniele Nucci e La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli, 2023).
Rossella Montemurro