Raccontare la storia di
un riscatto attraverso il linguaggio performativo e teatrale per dimostrare che
spesso è proprio capovolgendo il lato della vergogna e della vulnerabilità che
sblocchiamo il nostro potenziale.
un riscatto attraverso il linguaggio performativo e teatrale per dimostrare che
spesso è proprio capovolgendo il lato della vergogna e della vulnerabilità che
sblocchiamo il nostro potenziale.
Partirà l’8 maggio
“La poetica della vergogna”, progetto
del programma culturale di Matera 2019 Capitale
Europea della Cultura, co-prodotto da ReteTeatro 41 e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, diretto
artisticamente da Antonella Iallorenzi
– per la Compagnia teatrale Petra, socio e fondatore di Reteteatro41 – e
il coordinamento di Franco Ungaro:
previsti workshop teatrali con maestri del teatro e della danza, una lunga
residenza artistica con ospiti internazionali a
Skopje, forum per l’internazionalizzazione delle arti e una produzione ad hoc,
affidata alla cura di Silvia Gribaudi, coreografa, regista e performer singolare
che da anni lavora sull’imbarazzo di corpi “vistosi” liberandoli dagli stereotipi
e dissacrandoli con la bellezza.
“La poetica della vergogna”, progetto
del programma culturale di Matera 2019 Capitale
Europea della Cultura, co-prodotto da ReteTeatro 41 e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, diretto
artisticamente da Antonella Iallorenzi
– per la Compagnia teatrale Petra, socio e fondatore di Reteteatro41 – e
il coordinamento di Franco Ungaro:
previsti workshop teatrali con maestri del teatro e della danza, una lunga
residenza artistica con ospiti internazionali a
Skopje, forum per l’internazionalizzazione delle arti e una produzione ad hoc,
affidata alla cura di Silvia Gribaudi, coreografa, regista e performer singolare
che da anni lavora sull’imbarazzo di corpi “vistosi” liberandoli dagli stereotipi
e dissacrandoli con la bellezza.
Un percorso artistico –
teatrale che si propone appunto di “trasformare la vergogna in
bellezza”, tra i temi principali del programma realizzato dalla Fondazione
Matera – Basilicata 2019 in co-creazione con la scena creativa lucana Matera
2019, all’interno del tema più generale
“Continuità e Rotture“con l’obbiettivo di lanciare da Matera 2019 un
messaggio utile a costruire un futuro per la nuova Europa.
teatrale che si propone appunto di “trasformare la vergogna in
bellezza”, tra i temi principali del programma realizzato dalla Fondazione
Matera – Basilicata 2019 in co-creazione con la scena creativa lucana Matera
2019, all’interno del tema più generale
“Continuità e Rotture“con l’obbiettivo di lanciare da Matera 2019 un
messaggio utile a costruire un futuro per la nuova Europa.
Un tema importante che si
fonda sul presupposto che analizzando la vergogna – sentimento che ha riguardato la storia di
Matera, una delle città più antiche al mondo, come quella dell’intera Europa –
si possa ribaltarne il significato, attivando un dialogo fra culture diverse e mettendo in relazione
l’Est e l’Ovest europeo per costruire uno spazio culturale comune e dai valori
condivisi.
fonda sul presupposto che analizzando la vergogna – sentimento che ha riguardato la storia di
Matera, una delle città più antiche al mondo, come quella dell’intera Europa –
si possa ribaltarne il significato, attivando un dialogo fra culture diverse e mettendo in relazione
l’Est e l’Ovest europeo per costruire uno spazio culturale comune e dai valori
condivisi.
La prima parte di
avvicinamento al progetto, prevede due
workshop che si terranno presso l’Accademia Mediterranea dell’Attore, con
sede a Campi Salentina, in provincia di Lecce: il primo da martedì 8 a sabato
12 maggio sarà diretto dal regista Massimiliano
Civica – Premio Ubu 2016 e 2017 – e il secondo, previsto da sabato 3 a
mercoledì 7 novembre, con la regista Maja
Kleczewska, Leone d’argento alla Biennale del Teatro 2017 di Venezia, tra le figure più rilevanti del
teatro polacco.
avvicinamento al progetto, prevede due
workshop che si terranno presso l’Accademia Mediterranea dell’Attore, con
sede a Campi Salentina, in provincia di Lecce: il primo da martedì 8 a sabato
12 maggio sarà diretto dal regista Massimiliano
Civica – Premio Ubu 2016 e 2017 – e il secondo, previsto da sabato 3 a
mercoledì 7 novembre, con la regista Maja
Kleczewska, Leone d’argento alla Biennale del Teatro 2017 di Venezia, tra le figure più rilevanti del
teatro polacco.
Si terrà il 2 novembre a Matera un incontro
sul tema della vergogna aperto al pubblico al quale parteciperanno personalità
della scena culturale e teatrale balcanica ed europea.
sul tema della vergogna aperto al pubblico al quale parteciperanno personalità
della scena culturale e teatrale balcanica ed europea.
Da lunedì 26 novembre a
sabato 15 dicembre si terrà a Skopje la residenza artistica con un workshop di
drammaturgia diretto da Sharon Fridman,
ballerino e coreografo di punta della danza contemporanea israeliana, destinato ad attori e
danzatori nazionali e internazionali e ancora un panel internazionale sul tema
della vergogna (sabato 1 dicembre) con personalità della scena culturale e
teatrale balcanica ed europea e un workshop di teatro e danza diretto da Jeton Neziraj, drammaturgo già direttore del Teatro Nazionale
del Kosovo, e Silvia Gribaudi
(dal 3 al 15 dicembre 2018)
sabato 15 dicembre si terrà a Skopje la residenza artistica con un workshop di
drammaturgia diretto da Sharon Fridman,
ballerino e coreografo di punta della danza contemporanea israeliana, destinato ad attori e
danzatori nazionali e internazionali e ancora un panel internazionale sul tema
della vergogna (sabato 1 dicembre) con personalità della scena culturale e
teatrale balcanica ed europea e un workshop di teatro e danza diretto da Jeton Neziraj, drammaturgo già direttore del Teatro Nazionale
del Kosovo, e Silvia Gribaudi
(dal 3 al 15 dicembre 2018)
Dal 21 gennaio nella
casa circondariale di Matera – dove si svolgerà anche un laboratorio a cura di
Antonella Iallorenzi sul tema della vergogna – partiranno le prove
dello spettacolo con la direzione di Silvia Gribaudi e il 9 marzo, alla prima
nazionale, si terrà un incontro sulla internazionalizzazione delle arti con la
partecipazione di direttori artistici e programmatori europei.
casa circondariale di Matera – dove si svolgerà anche un laboratorio a cura di
Antonella Iallorenzi sul tema della vergogna – partiranno le prove
dello spettacolo con la direzione di Silvia Gribaudi e il 9 marzo, alla prima
nazionale, si terrà un incontro sulla internazionalizzazione delle arti con la
partecipazione di direttori artistici e programmatori europei.
La
nuova produzione, frutto di questo lungo studio sul tema della vergogna, sarà
realizzato anche attraverso un nuovo format performativo che unisce corpo e
parola con modalità di coinvolgimento dei differenti pubblici e delle
differenti comunità, in spazi e luoghi diversi
.
nuova produzione, frutto di questo lungo studio sul tema della vergogna, sarà
realizzato anche attraverso un nuovo format performativo che unisce corpo e
parola con modalità di coinvolgimento dei differenti pubblici e delle
differenti comunità, in spazi e luoghi diversi
.
Nella drammaturgia dello
spettacolo e dentro la residenza artistica a Skopje confluiranno riflessioni,
pratiche, suggestioni provenienti dal campo delle arti performative, della
letteratura, delle scienze umane e sociali nonché le narrazioni delle comunità
locali attive nello spazio europeo e balcanico.
spettacolo e dentro la residenza artistica a Skopje confluiranno riflessioni,
pratiche, suggestioni provenienti dal campo delle arti performative, della
letteratura, delle scienze umane e sociali nonché le narrazioni delle comunità
locali attive nello spazio europeo e balcanico.
Note al progetto
Cinquant’anni fa, dopo che l’Italia (e la
stessa Matera) aveva voltato le spalle ai Sassi definendoli una “vergogna
nazionale”, Pier Paolo Pasolini giunse sin qui e ingaggiò i materani per il suo
epico Il Vangelo secondo Matteo, riuscendo a risvegliare la consapevolezza del
valore dei suoi quartieri abbandonati. La vergogna che ha plasmato la storia di
Matera non è tuttavia distintiva della città, ma è condivisa dall’Italia,
dall’Europa e dal mondo intero. Nessuno dei suoi capitoli può dirsi chiuso.
Mentre molti cittadini si sono riconciliati con i Sassi, altri provano vergogna
per la bruttezza e mancanza di sensibilità culturale di alcuni dei nuovi
quartieri
stessa Matera) aveva voltato le spalle ai Sassi definendoli una “vergogna
nazionale”, Pier Paolo Pasolini giunse sin qui e ingaggiò i materani per il suo
epico Il Vangelo secondo Matteo, riuscendo a risvegliare la consapevolezza del
valore dei suoi quartieri abbandonati. La vergogna che ha plasmato la storia di
Matera non è tuttavia distintiva della città, ma è condivisa dall’Italia,
dall’Europa e dal mondo intero. Nessuno dei suoi capitoli può dirsi chiuso.
Mentre molti cittadini si sono riconciliati con i Sassi, altri provano vergogna
per la bruttezza e mancanza di sensibilità culturale di alcuni dei nuovi
quartieri
La
vergogna legata a temi civici e sociali di pertinenza europea, come gli sbarchi
dei clandestini sulle coste dell’Italia meridionale, la violenza sulle donne, i
suicidi degli omosessuali, le crescenti disuguaglianze economiche, la
disoccupazione giovanile, il riemergere del razzismo, sarà fonte di indagine artistica
e oggetto di ricerca attraverso il teatro, la danza contemporanea e altre forme
espressive. Come Virgilio scese nell’Inferno dantesco, così Matera invita
l’Europa a prendere parte a un processo di auto-analisi collettiva e di
potenziale guarigione reciproca attraverso l’arte.
vergogna legata a temi civici e sociali di pertinenza europea, come gli sbarchi
dei clandestini sulle coste dell’Italia meridionale, la violenza sulle donne, i
suicidi degli omosessuali, le crescenti disuguaglianze economiche, la
disoccupazione giovanile, il riemergere del razzismo, sarà fonte di indagine artistica
e oggetto di ricerca attraverso il teatro, la danza contemporanea e altre forme
espressive. Come Virgilio scese nell’Inferno dantesco, così Matera invita
l’Europa a prendere parte a un processo di auto-analisi collettiva e di
potenziale guarigione reciproca attraverso l’arte.
Uno dei temi principali del BidBook e del
Programma ufficiale di Matera Capitale Europea della cultura 2019 è perciò LA
VERGOGNA.
Programma ufficiale di Matera Capitale Europea della cultura 2019 è perciò LA
VERGOGNA.
La vergogna dunque perché nel passato
Matera è stata definita ‘la vergogna d’Italia’ a causa delle pessime condizioni
di degrado e di povertà della gente che viveva senza acqua, senza luce, insieme
agli animali nella cave di pietra che connotano il paesaggio urbano. Pasolini
(il Vangelo secondo Matteo e Mel Gibson (The passion) hanno girato qui i loro
film.
Matera è stata definita ‘la vergogna d’Italia’ a causa delle pessime condizioni
di degrado e di povertà della gente che viveva senza acqua, senza luce, insieme
agli animali nella cave di pietra che connotano il paesaggio urbano. Pasolini
(il Vangelo secondo Matteo e Mel Gibson (The passion) hanno girato qui i loro
film.
Matera 2019 sarà un’opportunità per
trasformare la Vergogna in Bellezza.
trasformare la Vergogna in Bellezza.
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