Molte volte ho pensato alla fede delle mamme durante le persecuzioni.
Le persecuzioni storiche che hanno colpito la fede cristiana sono state momenti di sofferenza estrema, in cui la fede delle persone, e in particolare quella delle madri, è stata messa alla prova in modi terribili.
Queste donne, spesso costrette a nascondere la propria fede, a vedere i propri cari subire torture o persino a morire per la loro fede, riuscivano a mantenere una fiducia incrollabile in Dio.
La loro fede era una luce nelle tenebre, un’ancora in un mare in tempesta. Nonostante il dolore straziante, trovavano la forza di credere che Dio non li aveva abbandonati, e questa fiducia era alimentata dall’amore per i loro figli e dalla speranza in una giustizia divina.
Questa fede era radicata in un contesto in cui la religione non era solo una parte della vita, ma era la vita stessa.
La comunità era spesso l’unico sostegno, e la fede offriva una risposta al dolore e alla morte, qualcosa di cui aggrapparsi quando tutto il resto sembrava crollare.
Le mamme di quel tempo si aggrappavano a una promessa divina che andava oltre la sofferenza terrena, vedendo nel sacrificio e nella perseveranza un riflesso del sacrificio di Cristo.
E oggi?
Viviamo in un mondo molto diverso, dove le persecuzioni fisiche sono meno comuni in molte parti del mondo, ma dove le sfide alla fede sono altrettanto reali, sebbene di natura diversa.
La società moderna ci espone a un flusso costante di informazioni, opinioni e ideologie che possono minare la nostra fede.
Il relativismo morale, il materialismo e la crescente secolarizzazione rendono difficile per molte persone mantenere una fede salda.
In un mondo che spesso esalta il successo materiale e la realizzazione personale a scapito della dimensione spirituale, la fede può sembrare fuori luogo o irrilevante.
Le mamme di oggi si trovano a navigare in un ambiente complesso, cercando di trasmettere la fede ai propri figli in un contesto che spesso non sostiene né incoraggia la spiritualità.
Tuttavia, proprio come le madri durante le persecuzioni, molte di loro trovano la forza di mantenere viva la fiamma della fede.
Questa forza, anche se meno visibile o drammatica rispetto al passato, è altrettanto importante.
La fede oggi può essere espressa in modi più sottili, attraverso la costanza nella preghiera, l’educazione dei figli alla bontà e alla giustizia, e la testimonianza silenziosa di una vita vissuta secondo i valori cristiani.
La domanda “E la nostra oggi?” ci invita a riflettere profondamente sulla natura della nostra fede in un mondo che cambia.
La fede non è meno autentica o meno forte solo perché non affronta le stesse prove del passato.
Invece, la forza della fede oggi potrebbe risiedere nella capacità di trovare Dio nella quotidianità, di riconoscere il sacro in mezzo al secolare, e di testimoniare la propria fede nonostante le sfide moderne.
Le mamme di oggi, proprio come quelle di ieri, sono chiamate a essere fari di speranza e di fede per le nuove generazioni, adattandosi ai tempi ma senza mai perdere di vista l’essenziale: la fiducia in Dio e l’amore per i propri figli.
In definitiva, la fede è una risposta personale e comunitaria alle sfide della vita, e sebbene i contesti possano cambiare, l’essenza della fede rimane la stessa: una relazione profonda con Dio, un affidamento totale a Lui, e una speranza incrollabile nel Suo amore e nella Sua giustizia.
Le mamme, sia ieri che oggi, incarnano questa fede in modo unico, trasformando il loro amore e il loro sacrificio in un atto di testimonianza viva e potente.
Nicola Incampo