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La città dei Sassi ha iniziato la corsa per l’assegnazione dell’Adunata nazionale degli Alpini 2026

Matera ha tutte le carte in regola per ricevere l’ambìta assegnazione dell’Adunata nazionale degli Alpini 2026. È quanto sta emergendo dai primi sopralluoghi tecnici, disposti dal consiglio nazionale del glorioso Corpo di fanteria di montagna, in vista della discussione del dossier di candidatura, che vede Matera contendersi l’assegnazione con Brescia e Genova. Gli esiti dei primi sopralluoghi e le impressioni della delegazione, sono stati illustrati stamane in municipio alla presenza del sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido. Bennardi ha aperto i lavori, parlando dell’adunata come di: «Un evento rilevante per tutta Basilicata, che richiede impegno e sforzo comune al fine di superare ogni tipo di difficoltà, in caso di assegnazione. Con Bari c’è una profonda amicizia istituzionale -ha rimarcato- e potrà solo rafforzarsi in caso di decisione positiva per noi. L’Adunata potrà creare qualche difficoltà e disagio ai cittadini -ha concluso il sindaco- ma il ritorno d’immagine per Matera sarebbe strepitoso, anche tra le famiglie dei nostri amici Alpini». Dello stesso avviso i rappresentanti di Comune di Bari e Regione Puglia, che hanno evidenziato come l’eventuale scelta di Matera sia motivo di orgoglio anche per loro. La delegazione degli Alpini in queste ore ha visitato il Palasassi e il palazzetto del rione Lanera, entrambi idonei a ospitare la logistica; quindi i locali della zona universitaria, la cittadella della Protezione civile, piazza Vittorio Veneto, il cinema “Guerrieri” e l’auditorium “Gervasio”. Tutte location definite valide per ospitare il grande evento nazionale, potenzialmente in grado di far confluire sulla città almeno 400mila persone tra Alpini e loro familiari. Nel pomeriggio di oggi andranno anche a Casa cava e al Capo scuola. Dopo l’eventuale assegnazione, arriveranno i tecnici con la richiesta di specifiche di sicurezza, che Matera saprà certamente offrire dopo le esperienze dei G7 e di altri grandissimi eventi simili. In occasione dell’Adunata di Udine si produsse un utile di 105 milioni di euro, 26 dei quali sono finiti nelle casse dello Stato come gettito fiscale. A Matera e alla Basilicata gli Alpini chiederebbero di investire 2 milioni, ma il ritorno economico sarebbe di molto superiore. La delegazione dell’Associazione nazionale Alpini (Ana) arrivata in città, è composta dal vice presidente Alessandro Trovant, con il presidente della commissione Grandi eventi Ana, Stefano Boemo, e dal consigliere nazionale delegato del IV Reggimento Tonino di Carlo. L’accoglienza è stata curata dai delegati Ana della sezione Bari Puglia-Basilicata, Vito Giasi (capogruppo di Matera e vice presidente), Marco Rubino (presidente della sezione), Francesco Berardengo (presidente vicario), con il capogruppo di Foggia e delegato Grandi eventi Michele Di Vico. Fitta la rappresentanza istituzionale, con Vito Lacoppola, assessore del Comune di Bari; Marina Massaro, delegata al cerimoniere per la Regione Puglia; Gianfranco Moscogiuro, vice sindaco di Viggiano; Samuele Grippa, vice sindaco di Bella; il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, il consigliere regionale Nicola Morea (da remoto); i delegati dell’Azienda di promozione turistica, Serafino Paternoster, della Fondazione Matera Basilicata 2019, Claudia Di Perna, e della Camera di commercio di Basilicata, Angela Martino. Morea ha garantito il massimo sostegno della Regione Basilicata, come Apt, Camera di commercio, Fondazione e amministratori comunali di Bella e Viggiano, che hanno suggerito di inserire nel dossier anche i luoghi suggestivi dell’appennino e del Parco nazionale del Pollino. In particolare Grippa di Bella ha ricordato che gli Alpini furono i primi ad arrivare in soccorso delle popolazioni nel novembre del 1980, quando si verificò il drammatico terremoto dell’Irpinia; quindi il Corpo ha un legame storico indissolubile con la Basilicata, che non ha mai dimenticato il suo debito di riconoscenza. Forse proprio questo, potrebbe essere il trait d’union più forte per favorire l’assegnazione di Matera. L’assessore D’Oppido ha ricordato la sua partecipazione all’Adunata di Vicenza, sottolineando come i valori degli Alpini siano corrispondenti a quelli di Matera: «La nostra è una città resiliente e caparbia, medaglia d’oro al valor civile e di bronzo al valor militare per l’insurrezione del 21 settembre 1943. -ha detto- Abbiamo gestito eventi di grande rilievo come il G7 e il Giubileo, questa è la nostra terza candidatura all’Adunata (dopo il 2017 e il 2021), ma in caso di mancata assegnazione ci presenteremo ancora. Prego i commissari di tenere in considerazione anche la compattezza istituzionale, dimostrata anche in consiglio comunale dove abbiamo votato compatti per il sostegno al dossier, assegnando già i primi 50mila euro. Una collaborazione encomiabile, che non è per nulla scontata». Non resta che incrociare le dita attendendo il prossimo 16 novembre, quando si presenterà la candidatura delle tre città in lizza al Consiglio nazionale; seguirà la votazione del 24 membri della commissione. Chi otterrà la maggioranza più uno avrà l’assegnazione diretta, in caso contrario si procederà con il ballottaggio tra le due più votate. Se Matera riceverà l’assegnazione, potrà ospitare l’Adunata nazionale degli Alpini nella seconda domenica di maggio 2026.

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