“Come ci ricorda Aldo Carotenuto in Riti e miti della seduzione, tutte le relazioni iniziano con una seduzione o una manipolazione. Il confine è sottile, il risultato drammaticamente diverso. Un conto è entrare in una relazione attraverso la seduzione, un altro è farlo attraverso la manipolazione. Il modo in cui entri in una relazione ti permette di osservare come sarà quel legame, le sue luci e le sue ombre. Conquisti l’altro fingendo di essere chi non sei? La tua relazione sarà una finzione e non sarà piacevole. Mio malgrado sento frequentemente storie di persone che si rivolgono a «figure professionali» che declamano e consigliano strategie di seduzione. Non c’è nulla di più pericoloso e tossico per attrarre l’altro a sé: questa non è seduzione ma manipolazione. La seduzione è un’arte molto complessa e non controllabile, ciò che fa la differenza rispetto alla manipolazione è l’essere aderenti a se stessi. La vera seduzione accade senza una strategia, è un movimento inconscio dell’anima che incontra un’altra anima per formare un intreccio indissolubile, è improvvisa e inaspettata, è la freccia di Eros che ti coglie quando meno te lo aspetti e fa dannatamente male; è un movimento inconscio della psiche: nessuna scelta capita per caso.”
C’è tutto il fascino dei miti e il “faro” psicanalitico del compianto Aldo Carotenuto nel volume Il vero amore (non) è un mito. Liberati dalle relazioni tossiche (Spelring & Kupfer) di Michele Mezzanotte, psicoterapeuta e divulgatore, un testo basato sull’analisi e l’indagine dei miti greci con lo scopo di comprendere tutte le sfaccettature di una relazione ed evitare quelle sgradevoli.
Almeno una volta nella vita abbiamo amato senza essere ricambiati. O ancora, eravamo convinti di avere accanto il partner perfetto salvo doverci ricredere in pochi mesi, di fronte a un rapporto che si è sfaldato a dispetto delle nostre aspettative. Che dire poi delle relazioni narcisistiche, dipendenti, manipolative, violente? O delle relazioni passate che, come una zavorra, continuano a incombere sul presente impedendoci di viverlo con serenità? Sono situazioni che sempre più spesso ci fanno dubitare dell’esistenza del vero amore.
Il vero amore (non) è un mito è una full immersion nella psicanalisi, insieme ad esercizi di psicologia immaginale e un originale test autovalutativo per scoprire in quale relazione archetipica ci troviamo e comprendere meglio il funzionamento della nostra psiche e dell’inconscio. L’obiettivo è padroneggiare strumenti necessari per uscire dal labirinto di negatività che innesca malessere e delusione, tenendo ben presente che, come scrive il dott. Mezzanotte, “l’ultima regola per costruire un vero amore è “impazzisci”! La pazzia è l’elemento più importante perché l’amore è una follia a due, una melodia unica, una danza di emozioni che non è ripetibile”.
Ricca la bibliografia di questo testo che, scrive ancora l’autore, “è in primo luogo non banale, ma semplice e accessibile. In secondo luogo sarà concreto perché l’amore è un’arte ed è fatto di concretezza; per afferrarlo bisogna toccare le sue profondità con le proprie mani. Un cammino promettente, in cui si ritroverà fiducia nell’amore. Perché il vero amore esiste, basta riconoscerlo, alimentarlo e costruirlo”.
Il dott. Mezzanotte è nato nel 1984 a Chieti, dove vive e lavora. Nel 2012 è stato co-fondatore della prima rivista di psicologia archetipica online L’Anima Fa Arte, che poi si è trasformata nel blog omonimo. Dal 2020 si occupa di divulgazione di tematiche psicologiche sui suoi canali social. Nel 2016 ha curato la pubblicazione Essere un padre. Il senso della paternità tra iniziazioni e cambiamenti (Edizioni Tlon).
Rossella Montemurro