L’impatto mediatico di Ferragni e Fedez nel contesto italiano, l’evoluzione dei loro modelli comunicativi in risposta di un consumo mediatico rapido e pervasivo, l’affaire Pandoro: solo una penna come quella di Selvaggia Lucarelli – caustica ma sempre precisa e supportata da fonti autorevoli – poteva scrivere un saggio inchiesta su una delle (ex) coppie più social d’Italia. Il vaso di Pandoro – Ascesa e caduta dei Ferragnez (Paper First, casa editrice del Fatto Quotidiano sul quale Lucarelli scrive) è la minuziosa ricostruzione della coppia da 45 milioni di follower, idolatrata dalla stampa, sulla cresta dell’onda fino al brusco declino.
L’autrice, che è stata la prima ad aver sollevato dubbi sull’operazione della beneficenza, con questo volume si inoltra, forte di prove documentali, nel gigantesco fenomeno mediatico più discusso del Paese.
La storia d’amore di Chiara Ferragni e Fedez, “lungi dall’essere un semplice episodio personale, è stata elevata a elemento distintivo del loro personal branding, – scrive Serena Mazzini nella prefazione – trasformandosi in un prodotto di consumo per i follower e in un asset commerciale di grande valore per i brand interessati a un pubblico estremamente mirato e impegnato.
Così il loro legame non è solo un capitolo della loro vita privata ma un elemento fondamentale della loro strategia di branding, che li posiziona come leader influenti nel panorama dii media sociali, sfruttando la loro unione non solo come racconto personale ma come chiave di volta per un successo commerciale e mediatico che non aveva avuto, finora, precedenti.”
Nel saggio, è ripercorsa la creazione dei Ferragnez, una vera e propria macchina da guerra per l’impatto mediatico – i post del cantante e dell’influencer insieme si rivelano molto più redditizi, in termini di like e introiti pubblicitari, rispetto ai singoli –, la decisione di esporre i figli e renderli protagonisti a loro volta sui social, quasi in un perenne Truman Show, la compulsiva ostentazione del privilegio, l’attivismo ruffiano alla beneficenza opaca, fino alla caduta di un impero che sembrava indistruttibile.
Il 15 dicembre del 2023 la Ferragni, all’apice del suo successo, viene multata dall’Antitrust per promozione ingannevole. L’accusa è quella di aver spacciato un’operazione commerciale per un’iniziativa benefica destinata alle cure di bambini malati di tumore.
“(…) Come mai dalla scintilla del pandoro si è sviluppato un incendio così rovinoso e, soprattutto, come è stato possibile gestire una sfera così delicata come quella della beneficenza con la superficialità di un dilettante e, allo stesso tempo, la malizia del primo furbastro che passa? In realtà, sbobinando la pellicola della soap “Ferragnez”, è evidente come il pandoro sia la punta dell’iceberg di una modalità sistemica nel gestire la beneficenza.”
L’inchiesta che ha riguardato la Ferragni è stato uno scossone per il mondo degli influencer, mettendo in luce la pericolosità di maneggiare un successo così incorporeo da svanire in un click. Bravissima, ancora una volta la Lucarelli, nel ricostruire minuziosamente tutto ciò che ha preceduto il crollo della fashion blogger e imprenditrice digitale di fama internazionale.
Selvaggia Lucarelli è una firma del Fatto. Scrittrice e podcaster per gli amici. Influencer e blogger per i nemici. Ma a lei va bene tutto. Le interessano molte cose, soprattutto la felicità degli animali.
Rossella Montemurro