Una nostra lettrice ci chiede di parlare della “Rivelazione”.
E lo facciamo con piacere.
Per prima cosa chiariamo che la Rivelazione è un evento straordinario: Dio per sua libera iniziativa si manifesta al genere umano, interrompendo il silenzio del suo mistero, in modo che le persone lo possano conoscere, possano parlagli e quindi dialogare con Lui.
È evidente che si tratta di un grande gesto di amore: “Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà” (Cfr. Dei Verbum 2).
Questo significa che la Rivelazione di Dio è un atto di amore libero e gratuito che desidera il bene dell’uomo: un amore che non pretende nulla in cambio.
A questo punto è importante chiarire che tutta la Rivelazione è stata scritta nella Bibbia: il Libro Sacro che racconta la manifestazione di Dio agli uomini avvenuta in modo graduale, cioè per tappe, nel tempo e nella storia.
Dio si manifesta attraverso azioni e parole: prima dialogo con Abramo, lo chiama e gli parla, poi interviene nella storia dl popolo ebraico, che ha accompagnato in ogni sua vicenda ed infine si mostra al mondo: si incarna e diventa uomo in Gesù Cristo.
Dio si rivela ad Abramo e dà inizio ad una storia di salvezza a beneficio dell’umanità.
Quindi convoca Mosè, per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto e stringere un’Alleanza: consegna al popolo la sua legge attraverso Mosè facendogli capire che Lui è l’unico Dio vivo e vero.
Nel corso della sua storia, il popolo d’Israele scopre che Dio è un padre buono, che non dimentica mai i suoi figli anche quando sono infedeli.
Dio guida e parla al suo popolo per mezzo dei profeti, i quali annunciano la salvezza a tutte le nazioni.
Per questo motivo, parlando a nome di Dio, il profeta Isaia dice: “Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra”. (Cfr. Isaia 49, 6b).
A tutto ciò crederanno soprattutto i poveri e gli umili, che porteranno in cuore questa speranza nell’attesa del Messia.
Con Gesù Cristo la Rivelazione diventa definitiva, è il figlio del Dio vivente ed è la pienezza della Rivelazione: è un dono speciale attraverso il quale Dio mostra il suo volto d’amore.
È un dono che Dio realizza nel Figlio suo Gesù Cristo, il quale si lascia uccidere sulla croce, vincendo la morte con la sua resurrezione, per la salvezza dell’umanità.
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica