Arancione come l'alba e il tramonto che diventano splendidi se guardati con gli occhi della meraviglia. Porpora, il colore della responsabilità di sé rispetto all’altro. Verde, simbolo di freschezza, fertilità, vitalità come lo sono le foglie appena germogliate, ma...
Tutti ci siamo meravigliati e vergognati per come si è comportato Achille Lauro a Sanremo, perché ha colpito la cristianità.
Monsignor Suetta, Vescovo di Sanremo, ma soprattutto grande Vescovo, ha dichiarato nel suo comunicato del 2 febbraio 2022: “La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante.”
Ha fatto bene Monsignor Suetta, perché quando la tua fede viene banalizzata, sinceramente non vale la pena arrabbiarsi, e neanche inveire, perché l’unico sentimento che si prova per questa persona è un profondo senso di compassione, in quanto manifesta di non sapere che cosa sia il Battesimo.
Scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 1216: “II Battesimo «è il più bello e magnifico dei doni di Dio. […] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell’acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio».
Chi non ha talento, e si manifesta perfino insignificante, l’unica cosa che può fare è sbalordire, magari scandalizzando!
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica