Da Capitale europea della cultura 2019 a Capitale mediterranea della cultura e del dialogo 2026. Non poteva esserci scenario migliore di Matera per ospitare gli Stati generali della diplomazia culturale, in programma oggi e domani nella città dei Sassi. Durante l’evento – organizzato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale con la partecipazione dei direttori degli 88 istituti di cultura italiana presenti nel mondo – si approfondiranno temi come il rafforzamento di proposte innovative in grado di parlare ai giovani nei cinque continenti, la promozione dei territori, l’avanzamento della qualità dell’offerta culturale. La manifestazione, cominciata oggi, rappresenta un importante momento di dialogo sulla promozione culturale italiana nel mondo, scandito da dibattiti, seminari e gruppi di lavoro. L’iniziativa si svolge per la terza volta, dopo le edizioni di Firenze e Napoli, fuori dai palazzi della Farnesina, con l’obiettivo di avvicinarsi maggiormente alle realtà territoriali e avviare attività di cooperazione con essi.
All’inaugurazione è intervenuto il presidente della Regione, Vito Bardi, che ha rimarcato l’importanza di Matera sul fronte culturale: “La città si conferma punto di riferimento internazionale. In tempi recenti – ha detto – poeti, scrittori, fotografi, artisti, registi hanno qui tratto ispirazione dando lustro a Matera, proiettando la sua immagine nel mondo, suscitando un enorme interesse, evidenziandone l’unicità ed il vertiginoso magnetismo che sprigiona questa cultura dell’abitare, dove natura e cultura si permeano vicendevolmente”.
Bardi ha evidenziato la capacità della comunità materana “di essersi riappropriata dei valori della città, riconoscendosi eredi di una civiltà millenaria, comunità al cui interno si sono sprigionate quelle forze vive che hanno impresso una svolta decisiva e finale elaborando una strategia di rilancio culminata nella proposta a capitale europea della cultura, facendo di Matera un laboratorio di creatività e un punto cardine dell’industria culturale e creativa”. In questo contesto di grande dinamismo s’inserisce l’impegno del governo regionale, promotore di un’iniziativa per ampliare i vantaggi della Zes unica all’intera gamma dell’industria culturale e creativa, “individuando in Matera – ha spiegato Bardi – il nodo principale di un disegno finalizzato a creare condizioni di contesto particolarmente favorevoli allo sviluppo di questo settore”.
Gli Stati generali della diplomazia culturale sono stati aperti questa mattina dall’intervento del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani che – nell’evidenziare il forte valore economico del comparto (“vale 300 miliardi di euro e dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone”) – ha spiegato come la cultura sia un veicolo straordinario per costruire relazioni internazionali solide e proficue: “Assegnarle un ruolo paritario a quello della politica e dell’economia – ha detto Tajani – permette alla diplomazia italiana di creare legami profondi e duraturi tra nazioni, basati sulla condivisione di esperienze e tradizioni comuni. Questo approccio alla diplomazia – ha concluso il ministro – aiuta a costruire un terreno fertile per la cooperazione internazionale, favorendo un dialogo basato sul rispetto e la comprensione reciproca che riesce a restare aperto anche in contesti di crisi e di conflitto, ove gli altri canali della politica estera incontrano, invece, più costrizioni”.