Oggi vorrei fare una riflessione sul tempo.
E la vorrei fare partendo da una osservazione di Sant’Agostino al quale il mio parroco, don Carmine Rotunno, fa molto spesso riferimento nelle sue omelie. Il grande dottore della Chiesa scriveva: “ … Questo però è chiaro ed evidente: tre sono i tempi, il passato, il presente, il futuro; ma forse si potrebbe propriamente dire: tre sono i tempi, il presente del passato, il presente del presente, il presente del futuro. Infatti questi tre tempi sono in qualche modo nell’animo, né vedo che abbiano altrove realtà: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione diretta, il presente del futuro l’attesa…”. (Agostino d’Ippona, Confessiones XI, 20, 26).
Mi verrebbe da dire che dominare il tempo è come riconquistare se stessi ed è un atto profondamente umano.
Non solo, ma Sant’Agostino ci propone la via della coscienza come la strada privilegiata per impedire che il tempo perda senso e ci sfugga di mano.
Avete mai riflettuto? Il tempo è difficile afferrarlo!
Perché ininterrottamente si spegne e si rigenera.
Infatti appena è detto, subito muore!
Sant’Agostino osserva che bisogna riportare il passato nella propria coscienza.
Infatti, riflettendoci, così avviene per la nostra memoria.
La memoria infatti conserva nella loro “carica” i momenti passati per farli diventare sorgente di altri eventi successivi.
Noi siamo sempre figli della nostra infanzia e della nostra giovinezza.
Bisogna saper afferrare il presente e possederlo attraverso la mediazione, la comprensione e la valorizzazione.
Non possiamo vivere tra nostalgie e illusioni.
Il futuro: Il tempo che sta oltre noi.
Molti fanno l’errore di considerarlo come un puro vuoto.
Sant’Agostino invece fa capire che il futuro si possiede attraverso l’attesa con la quale noi ci proiettiamo per prepararlo ed accoglierlo.
In questo periodo di pandemia è fondamentale riappropriarci del tempo.
Vorrei concludere questa mia modestissima riflessione con un Salmo: “Insegnaci Signore a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore”. (Salmo 90,12)
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica