
“John la rockstar, John il fondatore dei Beatles, John il pacifista, John il creatore di legami tra musica e politica, John il poeta, John il casalingo, John il comunicatore, John il Kennedy del rock‘n’roll…
Quanti Lennon esistono? Chi era veramente Lennon? Quale eredità ha lasciato all’universo del pop rock contemporaneo? Uno, nessuno e centomila Lennon si sono alternati in una vita non lunga, ma larga e profonda. In soli diciotto anni di carriera musicale e professionale – tra il 1962 e il 1980 – l’artista di Liverpool ha lasciato un segno indelebile sulla cultura del Novecento, il secolo che va “da Lenin a Lennon”, appunto.”
Con uno stile diretto, accattivante e pieno di ritmo, il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa nel suo I giorni di Lennon. Da musicista a leggenda (Diarkos Editore) accompagna il lettore alla scoperta di una delle figure più iconiche della musica e non solo.
Quella di Lennon, specifica Iossa, è un’eredità “ampia e ingombrante: per la capacità di coinvolgimento dell’opinione pubblica, per la brillante dialettica e – naturalmente – per l’abilissimo uso delle arti, dalla poesia alla musica, dalla letteratura al segno grafico”.
Vent’anni di lavoro per un’opera dettagliata, scritta con passione. Oltre a ricostruire, come mai avvenuto prima, gli ultimi anni di vita di John Lennon sullo sfondo di New York, l’Autore si avvale delle sue interviste esclusive a Yoko Ono, Sean Lennon e Julian Lennon una vera e propria chicca che conferisce prestigio e autorevolezza al volume. Tra le chicche, Iossa ricorda che di Roberto Bassanini – il secondo marito di Cynthia Powell, madre di Julian, importante imprenditore romagnolo del settore turistico-alberghiero in Italia e Inghilterra – è nota una breve permanenza, insieme a Julian, tra il sud della Campania e Maratea, negli anni Novanta.
Altra curiosità, svelata con dovizia di particolari, quella che si cela dietro il mosaico Imagine dedicato a Lennon e collocato nell’area Strawberry Fields di Central Park. Venne donato dalla Città di Napoli al City Council di New York nei primi anni Ottanta, grazie alla virtuosa e sinergica collaborazione tra Giuseppe Castaldo, allora Presidente dell’Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo del Comune di Napoli, e del Sindaco di Napoli Maurizio Valenzi. È un elegante mosaico circolare, un’opera amatissima dalla vedova Lennon, che riproduce un mosaico pompeiano originariamente conservato nella sala 58 della Sezione mosaici del MANN, ricollocato – dal 2022 – nella sala 62 dello stesso museo partenopeo.
Una lettura interessante, ricca di inediti e particolarità, imperdibile per gli amanti dell’ex Beatle ma che si pone anche come una splendida scoperta per i giovanissimi.
Michelangelo Iossa è tra i più autorevoli e seguiti studiosi italiani del fenomeno Beatles. Ha dedicato ai Fab Four numerosi libri, reportage, saggi critici, special radiotelevisivi e articoli di approfondimento.
Giornalista, scrittore e docente universitario, collabora da trent’anni con alcune delle più importanti testate italiane ed è attualmente contributor del «Corriere della Sera», del «Corriere del Mezzogiorno» e di altre testate del gruppo Rcs. Dal 1999 è docente dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
Nel corso della sua carriera ha firmato biografie di icone della musica come Michael Jackson, Pino Daniele, Rino Gaetano e Harry Styles. Nel 2004 ha ricevuto il Premio per l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e, nel 2016, il Premio giornalismo musicale.
Per Diarkos ha pubblicato Harry Styles. Il gentiluomo del pop (2023) e Storia della moda italiana. Tessuti, riti e miti dal Rinascimento a Valentino (2024).
Foto R. Piccirillo
Rossella Montemurro
