Dal 26 settembre è in libreria Harry Styles (Diarkos) la biografia italiana sul “gentiluomo del pop” firmata da Michelangelo Iossa.
Milioni di dischi venduti in ogni angolo del pianeta, miliardi di streaming e di download, classifiche conquistate a colpi di hit, premi prestigiosi, successi incredibili nei festival internazionali e una carriera da attore decisamente promettente: tutto questo – e molto di più – è Harry Styles. Dopo aver calcato i palchi di mezzo mondo al fianco degli One Direction, il “gentiluomo del pop” è riuscito a costruire con intelligenza, carisma, disinvoltura, lavoro e talento una straordinaria carriera solista, riuscendo in un’impresa che aveva visto trionfare, nei decenni scorsi, altri componenti di boyband leggendarie, da Michael Jackson a Justin Timberlake, fino a Robbie Williams. Applaudito e apprezzato da miti del pop-rock internazionale come Sir Paul McCartney, Alice Cooper e Van Morrison, Harry Styles gode di un consenso planetario. Ma cosa rende così irresistibile il talentuoso performer britannico nato a Redditch? Il libro di Michelangelo Iossa accompagna il lettore alla scoperta di un artista “tridimensionale”, lodato da «Rolling Stone» e applaudito da oltre tre milioni di fan accorsi da ogni angolo del mondo per il suo Love On Tour, che ha macinato record dopo record. «La musica è fantastica, esiste una canzone per ogni emozione. Riuscite ad immaginare un mondo senza musica?» Parola di Harry Styles.
Michelangelo Iossa (1974) è giornalista, scrittore e docente universitario. Collabora da trent’anni con alcune delle più importanti testate italiane e attualmente è contributor del «Corriere della Sera», del «Corriere del Mezzogiorno» e di altre testate del gruppo Rcs. Dal 1999 insegna presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Tra i più autorevoli biografi italiani dei Beatles, a cui ha dedicato sette differenti volumi pubblicati tra il 2003 e il 2022, ha firmato biografie di icone della musica come Michael Jackson, Pino Daniele e Rino Gaetano. Nel corso della sua attività di giornalista ha incontrato e intervistato centinaia di leggende della musica internazionale e italiana degli ultimi decenni. Nel 2004 ha ricevuto il Premio per l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e, nel 2016, il Premio giornalismo musicale.