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“Gli uomini che fanno piangere”, un amore tossico nel nuovo romanzo di Lucrezia Lerro

Bellissimo il nuovo romanzo di Lucrezia Lerro, Gli uomini che fanno piangere (La Nave di Teseo), la storia di un amore tossico narrata con un notevole senso di autenticità.

Protagonista e io narrante è Ornella Morami, pittrice, un passato di disturbi alimentari e un presente in cura da uno psicoanalista per cercare di districare la sua tendenza a infilarsi sempre in relazioni sbilanciate o, peggio, immaginare relazioni che in realtà non sono mai iniziate.

“Non voglio cadere di nuovo nella buca da cui sono risalita, non mendico amore, non più. Ho imparato col tempo a fare pace con la bambina traumatizzata che sono stata, ho capito che non si può domandare amore se non si conquista una tranquillità interiore, se non si riesce a calmare la fame smisurata d’affetto, una fame che conosco bene e che non sento più come prima.”

La zavorra che Ornella si porta dietro, insomma, è pesantissima. Un giorno, seguendo il consiglio del suo psicoanalista, decide di cominciare a prendere lezioni private di francese: imparando la lingua, potrebbe essere la volta buona per trasferirsi a Parigi e provare a dare una svolta alle sue velleità artistiche.

Si ritrova così a casa di un personaggio disadattato – anche un po’ ripugnante – che, invece di farle lezione, la travolge con i suoi tormenti d’amore. Il professore di francese ha perso la testa, non corrisposto, per il cardiologo Amedeo Finori, un uomo di successo, sposato, con figli e innamoratissimo della moglie – tanto che nel suo studio ha incorniciato l’invito del matrimonio. Ornella, pur in un contesto singolare, rimane affascinata dalla figura di questo medico e decide di conoscerlo. Tramite un amico comune e con una scusa, riesce davvero a incontrarlo e si trova di fronte a una persona sì affascinante ma soprattutto egocentrica, narcisista, piena di sé. Per una personalità fragile e sfilacciata come quella di Ornella è un pericolo dal quale dovrebbe immediatamente allontanarsi e invece lei cade nella rete di Amedeo – che, ovvio, è abilissimo nei doppi messaggi: le ripete che ama alla follia la moglie, donna bellissima, e intanto la seduce con nonchalance e indifferenza – lasciandosi trascinare in un vortice di alti e bassi emotivi.

In questo romanzo parlano le emozioni, gli stati d’animo, la descrizioni fitte di un rapporto malato dal quale, purtroppo, dipendono di volta in volta le sensazioni di Ornella. Si legge in un soffio, Gli uomini che fanno piangere ed è una lettura catartica.

Lucrezia Lerro (1977) ha pubblicato i romanzi Certi giorni sono felice (2005), Il rimedio perfetto (2007), La più bella del mondo (2008), La bambina che disegnava cuori (2010), Sul fondo del mare c’è una vita leggera (2012), La confraternita delle puttane (2013), Il sangue matto (2015) e Il contagio dell’amore. Etty Hillesum e Julius Spier (2016). È autrice inoltre delle raccolte di poesie L’amore dei nuotatori (2010) e Il corollario della felicità (2014). Presso La nave di Teseo sono usciti nel 2017 La giravolta delle libellule Più lontano di così (2019).

Rossella Montemurro

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