Sono Angelo Calvisi con Gli altri fanno volume e Carlo Sperduti con Le cose inutili a inaugurare la collana di narrativa Ossa di Pièdimosca Edizioni.
“Siamo il passo dell’esserino fastidioso che posandosi lascia sul foglio il segno che dà il ritmo. – spiegano dalla casa editrice – Il piede di mosca è un antico segno tipografico che marca la divisione del testo in capitoli, capoversi e paragrafi, e scandendo pause e interruzioni indica andatura e tempo del testo. Con questo nome prende forma, nel 2019, il nostro progetto editoriale, che si propone di cercare e scoprire voci forti e tinte nuove, idee dal ritmo incisivo e dallo stile personale.
Il piede di mosca è segno nascosto, che mostra solo il suo effetto; gli somiglia il nostro mestiere in background: uno scavare invisibile per far emergere voci e storie dall’asfalto, dalla terra, dalle tane dei conigli, dai buchi negli alberi, dal metallo arrugginito”.
GLI ALTRI FANNO VOLUME
2007 Il Genoa è promosso in serie a. Paolo ha quarant’anni e lavora nel negozio di musica di una grande catena. Il padre riappare dopo anni di silenzio.
1995 Paolo vende assicurazioni. È vittima di crisi glicemiche a causa della dieta a base di semi di zucca e Pocket Coffee. Ha perso nove chili, ma Caterina lo ha lasciato lo stesso.
1978 Genoa spedito in serie b. Tra scambi di figurine con Andrea e trascrizioni di sogni, Paolo assiste a una delle pagine più grigie della storia italiana, senza saper distinguere i buoni dai cattivi: «lo deciderà la storia». Se non fosse che la storia «cambia idea un milione di volte».
2001 Sullo sfondo della Genova del g8, la musica di nicchia di cui Paolo è appassionato si confonde con la musica orrenda che è costretto ad ascoltare al Mega Store.
2012 Paolo è un operatore sociale. È minacciato dal pompiere marito dell’amante con cui tradisce Maddalena.
2009 Paolo dà il suo meglio nella squadra di calcio del carcere.
Bastano cinque, sei giorni, non di più, per raccontare l’esistenza di una persona. Sei scene forse autonome, forse capaci di determinarsi l’un l’altra scompaginando le relazioni causa-effetto. Che siano vite parallele o pezzi dello stesso puzzle poco cambia: a esistere è sempre solo il presente.
Angelo Calvisi (foto Snezhana Von Buedingen) è nato nel 1967 a Genova. Ha pubblicato saggi, biografie, graphic novel e, soprattutto, molta narrativa. Nel 2018 è uscito al cinema il film Lazzaro che lo ha visto impegnato come attore e che ha sceneggiato assieme al regista Paolo Pisoni. I suoi ultimi romanzi sono Fanno dei giri immensi e poi ritornano (Les Flâneurs) e Genesi 3.0 (Neo.), pubblicati nel 2019.
LE COSE INUTILI
Quando Vlado Merletti ricompare al Baranoia, dopo un lustro di assenza e un divorzio mal digerito, non tutto è rimasto immutato.
Irene Abbandando, ex signora Merletti, ha riscosso un successo mondiale grazie all’invenzione delle mutandem; Marilena, unigenita di Vlado e Irene, intrattiene con l’erudito libraio Fosco Bruno Toddottidi una relazione sensoriale a dir poco inconsueta; lo studente Antonio vede il suo destino impennarsi grazie alla signora Abbandando; al Baranoia, l’attenzione alle pulizie della proprietaria Linda ha assunto i connotati di una mania e le conturbanti Marca e Davida non sono, forse, semplici cameriere…
Nelle pieghe degli eventi si muove e agisce l’aleatoria Compagnia degli Atti Inutili.
Tra un presente, un passato e un futuro ugualmente improbabili, il romanzo si sposta avanti e indietro nei cinque anni in cui, da punti sparsi del globo, Vlado Merletti invia ad Amando e Gioio, compagni di bevute, le sue indagini su «oggetti decontestualizzati».
Una serie di svelamenti e situazioni paradossali mostrerà che ogni cosa può essere osservata da infinite prospettive e che la stessa nozione di esistenza è inafferrabile come un fugace starnuto verde in fondo a una via.
Carlo Sperduti è nato a Roma nel 1984 e vive a Perugia, dove fa il libraio.
È autore di racconti, microfinzioni e romanzi per numerose case editrici e riviste indipendenti.
Per Pièdimosca Edizioni ha curato l’antologia Quaranta cose inesistenti, interamente scritti da autrici e autori di otto e nove anni.