Dal 15 fino al 24 aprile, in occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy, in ventotto, tra aziende e fondazioni apriranno le porte dei propri impianti produttivi e dei musei d’impresa per raccontare la storia del Made in Italy.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Marchi Storici d’Italia e da Museimpresa – Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, si rivolge al grande pubblico e ai giovani, con l’obiettivo di avvicinarli alle eccellenze produttive dei territori di riferimento. Visite pensate per gli studenti, mostre retrospettive, degustazioni, laboratori, esperienze immersive: tutte formule innovative per accendere i riflettori sul Made in Italy.
Tra le imprese che aderiscono alle aperture speciali, dieci sono anche affiliate all’Associazione Marchi Storici d’Italia: Birra Forst, tra gli ultimi associati, Buccellati, De Nigris, Emilio Schuberth, Lucano 1894, Mazzetti d’Altavilla, Ravazzolo, Spinosi, Walcor, Zacchera Hotels. Diciannove i musei e gli archivi d’impresa associati a Museimpresa: oltre al Museo Essenza Lucano anche l’Archivio Museo Bitossi, l’Archivio Storico Bosch – Rexroth, Casa Martini, Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Fondazione Dalmine, Fondazione Fiera Milano, Galleria Campari, Kartell Museo, La vetrina dell’Ingegno, MUCA – Museo della cantieristica di Monfalcone, MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, il Museo dell’Assicurazione, il Museo dell’Olivo Carlo Carli, il Museo della carta di Pescia, il Museo della Pasta Cuomo, il Museo Nicolis, l’Osservatorio Monografie d’Impresa e Spazio Strega.
Per il Presidente di Museimpresa Antonio Calabrò: “Dare valore alla storia delle imprese del made in Italy significa rafforzare la loro capacità competitiva sui mercati globali, rilanciando l’importanza del connubio tra la memoria del saper fare e la spinta all’innovazione, il senso della bellezza e l’alto livello tecnologico, la qualità e la sostenibilità. Le nostre manifatture e le imprese dei servizi, grazie anche al rapporto con la cultura politecnica dei territori (sintesi originale tra saperi umanistici e conoscenze scientifiche) sono cardine fondamentale della crescita economica e dell’inclusione sociale e garanzia per la costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni. Sono essenziali, in questa prospettiva, la relazione virtuosa tra Museimpresa e l’Associazione Marchi Storici e la collaborazione pubblico-privato tra imprese e istituzioni”.
“Con queste aperture speciali – evidenzia il Presidente dell’Associazione Marchi Storici Massimo Caputi – vogliamo far riscoprire ai giovani la “bellezza della fabbrica”, ossia tutto il patrimonio storico, artistico e innovativo creato, promosso e custodito dalle imprese storiche del nostro Paese. Vogliamo favorire la ricostruzione di una percezione positiva del comparto industriale, che sarà anche il tema della lectio magistralis di Antonio Calabrò che si terrà il prossimo 17 aprile a Roma, e che si inserisce all’interno di un percorso di dialogo con le giovani generazioni”.
La lectio magistralis del Presidente di Museimpresa, dal titolo “Italia, il nostro orgoglio industriale”, si terrà alle 10 presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Rivolta principalmente agli Istituti Tecnici Superiori, verterà sul tema dell’“umanesimo industriale”, un nuovo modo di fare impresa che tiene insieme la tecnica, il design, la cultura, l’heritage e la sostenibilità, mantenendo sempre uno stretto rapporto con le culture locali e con le tradizioni dei distretti produttivi.
Museimpresa
Museimpresa, l’Associazione Italiana degli Archivi e dei Musei d’Impresa, fondata nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria, riunisce musei e archivi di oltre centoquaranta imprese italiane, accomunate dall’idea che le aziende, le fabbriche, le società di servizi siano luoghi dove il passato e il futuro s’incontrano e in cui la cultura d’impresa, tra testimonianza e innovazione sia un asset fondamentale di competitività.