giovedì, 31 Ottobre 2024

A Matera gli Stati Generali della diplomazia culturale

Il 5 novembre 2024, alle ore 12, nell’Auditorium Raffaele Gervasio di Matera, il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, on. Antonio Tajani, presiederà la sessione istituzionale degli Stati...

La
ricorrenza della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” del
prossimo 25 novembre sarà l’occasione per la Polizia di Stato per proseguire la
campagna di informazione e sensibilizzazione “Questo non è amore”, avviata nel
2016.
Il
Camper della Polizia, infatti, scenderà nuovamente in Piazza Vittorio Veneto a
Matera per incontrare la gente sulle problematiche della violenza di genere.
A
bordo del Camper i cittadini incontreranno personale specializzato della
Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile, alla Direzione Anticrimine e
all’Ufficio Denunce, oltre al Medico della Polizia di Stato. Saranno a
disposizione, inoltre, anche la psicologa del Servizio Sociale del Comune di
Matera e personale del C.A.I. – Centro Antiviolenza Italiano.
La
campagna “Questo non è amore” da novembre 2017 ha assunto carattere permanente
ed è diventata progetto di indirizzo strategico della Polizia di Stato. Molteplici
sono stati gli eventi organizzati in diverse città su tutto il territorio
nazionale, che hanno consentito finora di censire oltre 30 mila contatti mirati
al tema della violenza di genere, segno tangibile di una diversa apertura su
problematiche di difficile emersione.
Informare,
garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere, farsi carico,
fare rete: sono tutti aspetti qualificanti dell’intervento di polizia che non
può essere circoscritto all’attività svolta nel chiuso degli uffici, ma deve
necessariamente assumere una dimensione esterna nei diversi contesti della vita
civile.
Diventa
un approccio globale di intervento che deve affiancare e accompagnare la persona
offesa in ogni fase del suo difficile percorso. Ciò comporta un impegno
“orientato” da parte delle forze dell’ordine e in particolare della Polizia di
Stato, che intende così assicurare un contributo qualificato all’affermazione
di una cultura fondata sulla parità di genere.

 
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