“Ho mentito alle medie e al liceo, poi al college, e anche dopo. Piccole bugie, di solito, ma bugie in ogni caso. Dovrei smettere, ormai – sono un’adulta, santo cielo – ma non lo faccio. Non ci riesco. Desidero così disperatamente dire la cosa giusta, essere la persona giusta, che
quando apro bocca esce ciò che credo vogliano sentire gli altri, che sia vero o no.”
È così che quando, al parco, Sloane vede la piccola Harper – insieme a suo padre, Jay, in evidente difficoltà – in lacrime per essere stata punta da un’ape, non ci pensa due volte ad avvicinarsi affermando di essere un’infermiera. Del resto, indossa il camice bianco (solo che è quello del centro estetico nel quale lavora…).
Inizia così, con un'”innocente” bugia, il ritmato e intrigante thriller psicologico Fidati di me (Piemme, traduzione di Marina Agnelli) che segna l’esordio di Sophie Stava.
Sloane mente da quando è piccola, non può farne a meno. Mente per ritagliarsi una vita dorata di fronte agli altri, da adolescente per venire invidiata dalle amiche millantando un padre (che di fatto non ha) che lavora nel cinema e una villa con piscina. E poi, incantata da Jay, inizia a pensare in che modo entrare in quel mondo scintillante di quella famiglia perfetta – Jay e VIolet hanno una casa elegante in città, la figlia che frequenta una prestigiosa scuola privata, le estati le trascorrono a Block Island, tra spiagge dorate e panorami mozzafiato.
Sloane entra davvero a far parte della famiglia Lockhart diventando la tata di Harper. Ma, da bugiarda compulsiva, non immagina che possa esserci qualcuno ancora più spudoratamente scaltro e bugiardo di lei Jay e Violet non sono ciò che sembrano. Pian piano le bugie si sommano, in una pericolosissima spirale, in un avvincente crescendo border line.
Fidati di me, che ha conquistato critica e pubblico, si conferma un avvincente page turner. La Stava ha studiato Letteratura inglese all’Università della California. Ha lavorato come event planner e ghostwriter prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Vive in California.
Rossella Montemurro
