Il Questore della Provincia di Matera ha disposto l’adozione della misura di prevenzione personale del Foglio di via obbligatorio, con divieto di fare ritorno per tre anni, nei territori dei Comuni di Matera, Grassano e Nova Siri, nei confronti di sei persone, delle...
L’associazione di volontariato e di protezione civile Istituto per la famiglia di Latina in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, con il Comitato provinciale di Latina, Fair Play e UST Cisl Latina, realizzano il progetto di portare la festività pasquale anche fra i letti di tutti i reparti dell’ospedale Santa Maria Goretti.
Non c’è il curare senza l’aver cura, poiché la diagnosi dei sintomi, l’intervento e la somministrazione per la salute del paziente sono un seme di vita che non attecchisce senza il terreno maieutico del calore familiare. L’Istituto per la famiglia 46 offre il grembo sociale che si realizza in un valore esteso di fratellanza per la rinascita della persona. È il passaggio, quotidiano e pasquale, ordinario e straordinario al contempo, dal dolore e dal timore della morte alla vita e al progetto di futuro.
L’isolamento dei degenti dai contatti con i familiari, in effetto del decreto ministeriale emanato ai fini del contenimento del contagio, la solitudine che confina ed emargina in primo luogo i ricoverati nei reparti Covid -19 è lenito dalle video chiamate con i familiari che organizza il presidente dell’Istituto per la famiglia 46, Claudio Zappalà, che ha coordinato ogni risorsa disponibile, per la significazione e la valorizzazione del quotidiano in ospedale.
L’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in occasione della ricorrenza di Pasqua, dona a tutte le persone ricoverate, unitamente al personale dell’ospedale, i libri di poesia e arte di Fulvia Minetti, distribuiti dall’IPF 46, poiché dal grembo del calore della famiglia e dello spazio franco e transizionale dell’arte “resti la sola insanabile ferita fra i due corpi delle labbra a versare amore”, come cita il segnalibro, perché l’unico colore aperto in rosso sia l’amore universale e materno della parola donata, per la rinascita della speranza di vita.