C’è anche un ragazzo materano a tentare di contrastare quello che è stato definito “il festival dell’orrore”, il “Dog Day” a Yulin, in Cina: dieci giorni nei quali cani e gatti sono cucinati al vapore per essere mangiati.
Il 31enne Davide Acito, originario della città dei Sassi, ha scoperto casualmente, durante un viaggio in Asia, cosa accade al festival di Yulin, manifestazione che per le autorità cinesi è un “fenomeno locale non autorizzato”.
L’amore per gli animali lo ha spinto a diventare un “dialogatore”, ovvero svolge campagne informative per varie ONG che si occupano principalmente di diritti umani.
Impossibile rimanere indifferenti su ciò che si ripete Yulin ogni 21 giugno dal 2009: ci sono zone dove macellano cani a cielo aperto, zone dove li vendono vivi, ristoranti di fortuna improvvisati su strada dove servono zuppa di cane.
Con l’associazione “Action Project Animal” Davide ha ideato “Operazione Yulin”: “Non conosciamo confini, riconosciamo il dolore e la sofferenza che provano queste anime sulla Terra: salviamo gli animali combattendo nel luogo dove le ingiustizie accadono. – ha dichiarato in un’intervista al quotidiano La Stampa – E’ intollerabile che ci sia ancora così tanto accanimento da parte degli esseri umani su altre specie che dovrebbero poter convivere serenamente su questo pianeta con noi e come noi si batte per tutelare, difendere e salvare gli animali”.
Insieme ad altri volontari dell’associazione “Action Project Animal” ha deciso di costruire un villaggio per cani, un’isola felice senza box o restrizioni che si chiama “Island Dog Village“: un progetto pilota che verrà proposto come modello in Italia.
Rossella Montemurro
Pubblicità