Edizioni Alphabeta Verlag presenta Le vite lontane di Anne Rottensteiner: due storie di distacchi, di fughe e migrazioni: una raffinata, trascinante riflessione sulla condizione del “migrare”: da una sponda all’altra, da un paese all’altro, ci si allontana da se stessi per ritrovarsi nell’altro.
La casa sulla collina, il caldo dell’estate, la città in fondo, circondata dalle montagne … Meta ricorda i luoghi della sua infanzia e le svolte decisive del cammino verso l’età adulta. Paure oscure, primi aneliti, insulti e ferite, ma anche la partenza verso una nuova vita, nella quale le esperienze precedenti riecheggeranno a lungo. Ma c’è anche l’altra Meta, una giovane donna che ha dovuto lasciare il suo Paese e il suo continente e che ora si sta dirigendo verso nord. Profuga etiope sfruttata nei campi della Calabria, dopo l’addio alla propria terra e il lungo e faticoso viaggio alla volta dell’Europa, passa attraverso indicibili privazioni e sofferenze. Dietro di sé la violenza brutale e la miseria, davanti a sé un futuro incerto. La storia di due donne, due vite lontane, che l’autrice collega portandoci nell’immediato presente. L’incontro finale tra le due svela sorprendenti affinità e legami, e una comune necessità di riscatto. Ciò che le due protagoniste hanno in comune è la ricerca di un luogo dove possano e vogliano vivere. Con immagini quasi ossessive e intrecciando biografie diverse, l’io narrante rievoca luoghi abbandonati e remote vicende di guerra e conflitti familiari, di confini da valicare, di abbandono e miseria, di affetti travolti dalla Storia.
Anne Rottensteiner ci ricorda che la questione “restare o andarsene” è sempre stata una questione esistenziale – non solo nel recente passato e in paesi lontani. E insieme trascina il lettore verso poli opposti: in bilico continuo tra felicità e infelicità, infanzia e catastrofe, nord e sud, tedesco e italiano, conducendolo verso una riflessione poetica sulla necessità di partire e sul desiderio di restare, sull’incastrarsi e sul sognare se stessi.
Scritto in una lingua ricca di immagini plastiche e sensuali, il romanzo è una raffinata, trascinante riflessione sulla condizione del “migrare”: da una sponda all’altra, da un paese all’altro, ci si allontana da se stessi per ritrovarsi nell’altro.
Anna Rottensteiner (1962), nata a Bolzano, ha studiato Germanistica e Slavistica all’Università di Innsbruck. Dopo aver svolto le professioni di libraia ed editor, dal 2003 è direttrice della Casa della Letteratura di Innsbruck. Ha collaborato in qualità di traduttrice e curatrice a diversi progetti editoriali e interculturali, e ha al suo attivo tre romanzi e alcune raccolte di racconti. I lettori italiani hanno avuto modo di apprezzare il romanzo Sassi vivi (Keller, 2016).
Recentemente ha curato il volume di racconti “Risentimento / Ressentiment” (Alphabeta 2019), primo numero della collana bilingue “Parole nel tempo / Zeitworte”. “Nur ein Wimpernschlag” (“Le vite lontane”) ha riscosso in Austria un notevole successo di pubblico e di critica.
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