
Una full immersion nella cultura giapponese tra le usanze, la bellezza della natura, la cortesia delle persone, le tradizioni conservate con cura e le nuovissime tecnologie. Dove vuole andare, sensei? Un viaggio nel cuore del Giappone (Einaudi, illustrazioni di Bianca Bagnarelli) di Antonietta Pastore, la traduttrice di Murakami Haruki, è un omaggio al Paese del Sol Levante.
L’Autrice, sposata dal ’74 con un giapponese, ha trascorso 16 anni in Giappone, avendo la possibilità di integrarsi, pian piano, in un contesto sulle prime diversissimo dal nostro. Tra case di legno, paglia e carta nelle quali se non si è parenti non si entra – a meno che non si annuncia una vista con molto anticipo –, sopravvivono consuetudini difficili da comprendere, per noi occidentali: ad esempio, la vasca non va svuotata dopo aver fatto il bagno – e, prima di entrare, bisogna pulirsi per bene, è una pratica che ha i contorni di un rito – perché quell’acqua calda serve anche per gli altri componenti della famiglia. Svuotando la vasca – lo avrebbe fatto qualsiasi occidentale –la scrittrice commette una delle prime gaffe quando è ospite nella casa dei familiari del marito.
E poi ci sono i contrasti che spiccano, ovunque, e che sono il tratto distintivo del Giappone: “(…) la concentrazione di persone, colori, odori e sapori in alcune strade commerciali di Kyoto, e la serenità che si respirava lungo le sponde del fiume Kamo o nei quartieri a ridosso delle colline; l’animazione in apparenza caotica di alcuni quartieri di Shinjukua a Tokyo e il silenzio che regnava nei templi, dove la bellezza di giardini curati con arte, fatti per essere contemplati, induceva alla meditazione; la ricchezza cromatica di una tavola imbandita con ciotole e piatti di materiali, stili e colori diversi, in una stanza quasi spoglia di mobili”.
Con uno stile dettagliato e a tratti venato da umorismo, la Pastore ha scelto di suddividere il volume in tre parti – Scoprire, Comprendere, Ritrovare -, che rispecchiano diversi momenti della sua vita, in un arco temporale di cinquant’anni, legati a questo splendido Paese: il primo viaggio in Giappone, per la luna di miele; i sedici anni trascorsi lí; e poi l’ultimo dei tanti viaggi compiuti per rivedere gli amici, nella primavera del 2024.
Il suo è un affresco nitido, il racconto minuzioso di una persona che ha avuto la fortuna di approfondire la quotidianità dei giapponesi, rimanendone rapita e restituendoci un’immagine autentica, toccante e attuale di questa società che, grazie alle sue descrizioni, diventa a noi piú vicina e comprensibile.
Il glossario e l’elenco di libri e film citati impreziosiscono questo volume, imperdibile non solo per gli amanti del fascino orientale quanto anche per chi voglia allargare i propri orizzonti.
Antonietta Pastore è nata a Torino. Docente di italiano all’Università di Osaka dal 1982 al 1993, dopo essere tornata in Italia si è dedicata alla traduzione letteraria e alla scrittura. Oltre a gran parte della produzione di Murakami Haruki, ha tradotto le opere di numerosi autori, tra i quali Natsume Sōseki, Inoue Yasushi, Kawakami Hiromi. Con Einaudi ha pubblicato il saggio Nel Giappone delle donne (2004), la raccolta di racconti Leggero il passo sui tatami (2010), il romanzo Mia amata Yuriko (2016), e Dove vuole andare, sensei? Un viaggio nel cuore del Giappone (2025) e ha curato il volume Racconti del Giappone.
Rossella Montemurro
